AGI – Le ‘notti magiche’ dell’Italia continuano tra mille emozioni, ansie e paure e conducono dritte dritte alla finalissima di Euro 2020. Decidono i calci di rigore contro la Spagna, eliminata dopo l’1-1 dei tempi regolamentari, firmato da Chiesa e Morata.
È proprio lo spagnolo della Juve poi a sbagliare il rigore decisivo (parata di Donnarumma) prima del sigillo finale di Jorginho, che spedisce gli azzurri all’ultimo appuntamento del torneo, con la grande dedica finale per Leonardo Spinazzola.
Ora la squadra di Roberto Mancini attende la vincente di Inghilterra-Danimarca, che domani si affronteranno per capire chi domenica si ripresenterà a Wembley per contendere il trofeo agli azzurri.
Per il penultimo appuntamento del campionato europeo Roberto Mancini non cambia praticamente nulla nell’undici titolare. L’unica modifica forzata riguarda la fascia sinistra, dove l’infortunato Spinazzola viene sostituito da Emerson Palmieri. A destra sempre Di Lorenzo, centrali inamovibili Bonucci e Chiellini, con Donnarumma a difendere i pali.
AGI – Solito centrocampo con Jorginho affiancato da Barella e Verratti, mentre il tridente d’attacco è lo stesso visto contro il Belgio: Immobile centravanti, ai suoi lati Insigne e Chiesa. Tra le fila spagnole la grande sorpresa è rappresentata dall’esclusione di un vero numero 9 come Morata, con Oyarzabal scelto da Luis Enrique per completare un reparto offensivo più ‘leggero’ con Dani Olmo e Ferran Torres.
La partenza degli azzurri è fiammante e dopo tre minuti arriva il primo pericolo dalle parti di Unai Simon, seppur reso vano da una posizione irregolare di Barella, che colpisce un palo con un destro a giro da posizione defilata. Dopo il pericolo scampato la Spagna prova a prendere in mano il pallino del gioco, gestendo bene il possesso palla alla ricerca del varco per colpire.
Il primo vero tentativo delle ‘furie rosse’ è con Ferran Torres al 15′, che tenta la botta da fuori senza però inquadrare lo specchio della porta. Al 21′ torna a farsi vedere molto pericolosamente l’Italia in avanti, dopo uno splendido scambio tra Insigne ed Emerson lungo l’out mancino, vanificato poi da Barella che perde il tempo per calciare in porta con Unai Simon fuori dai pali.
La partita è bellissima e anche la squadra di Enrique non rinuncia ad attaccare, sfiorando il vantaggio poco più tardi con Dani Olmo, che dopo aver vinto un rimpallo in piena area chiama alla grande risposta Donnarumma, bravo a salvare il possibile vantaggio spagnolo. Dopo un buon avvio a livello caratteriale gli azzurri di Mancini sembrano andare un po’ in sofferenza, ma proprio nel finale di primo tempo Emerson Palmieri va ad un passo dall’1-0, colpendo una traversa dopo un bel servizio di Insigne in occasione del primo tiro verso la porta spagnola.
La ripresa si apre su ritmi ai limiti dell’estenuante, nessuna delle due compagini ha intenzione di mollare un centimetro e lo spettacolo a Wembley resta assicurato. La prima conclusione del secondo tempo è della Spagna con un destro da fuori di Busquets, pericoloso e di poco alto sulla traversa ma con Donnarumma nettamente in traiettoria.
Dall’altra parte risponde Chiesa, che tenta un tiro radente su cui Unai Simon non ha problemi ad intervenire. L’attaccante della Juve inizia a scaldare i motori e al 60′ colpisce con il marchio di fabbrica del compagno Insigne: Immobile viene respinto da Laporte al limite dell’area, Chiesa raccoglie la sfera e la indirizza sul palo più lontano con un destro a giro imprendibile per il portiere.
Esplode il settore azzurro di Wembley, l’Italia è avanti 1-0. La Spagna però non ci sta e avrebbe subito la chance per il pareggio, ma è clamoroso l’errore di Oyarzabal che tutto solo sotto porta fallisce un colpo di testa facile sul cross di un compagno.
Inizia la girandola dei cambi, Luis Enrique corre ai ripari inserendo Morata, Gerard Moreno e Rodri, mentre Mancini dall’altra parte cambia assetto togliendo Immobile per Berardi e Verratti per Pessina, spostando Insigne come ‘falso nueve’ in attacco.
Costretta ad aumentare la pressione per andare a caccia del pareggio, la Spagna trova il varco giusto all’80’, quando il neo entrato Morata scambia con Dani Olmo e solo davanti a Donnarumma piazza il mancino che vale l’1-1.
L’Italia sembra accusare il colpo e andare in confusione, lasciando troppo campo alle iniziative delle furie rosse, che sulle ali dell’entusiasmo attaccano alla ricerca del colpaccio. Prima del 90′ (più i 3′ di recupero), però, il risultato non cambia e la sfida prosegue ai tempi supplementari.
Affiora la stanchezza, calano i ritmi e l’Italia indietreggia spaventata sulla pressione della Spagna, che continua a crederci e nel giro di pochi minuti crea due potenziali occasioni da gol sventate con apprensione dalla difesa azzurra. La squadra di Mancini, con orgoglio, prova a rispondere nel secondo supplementare con un paio di tentativi di Berardi, il secondo dei quali avrebbe portato ad un grandissimo gol se non fosse stato per una posizione irregolare di partenza dello stesso attaccante del Sassuolo.
Non succede più nulla prima del triplice fischio, così si va ai calci di rigori. Sbaglia subito Locatelli, ma Dani Olmo a sua volta fallisce il possibile vantaggio spagnolo. Degli azzurri non sbaglia più nessuno, mentre Morata si lascia ipnotizzare da Donnarumma il quarto rigore della Spagna. Il match point è sul destro di Jorginho, che con una freddezza glaciale spiazza Unai Simon facendo partire la grande festa italiana
Uno stadio pienissimo, oltre 60 mila tifosi, per spingere le due squadre verso l’atto finale di Euro 2020. Sugli spalti però pochissime mascherine e distanziamento sociale inesistente.
L’Italia ha effettuato il riscaldamento allo stadio di Wembley con il sottofondo musicale di “A far l’amore comincia tu…”, notissima hit di Raffaella Carrà molto nota anche in Spagna.
La Figc aveva fatto richiesta di inserire la canzone nella playlist ufficiale. E la Uefa ha acconsentito che la nazionale potesse rendere omaggio in questo modo all’artista scomparsa ieri, in occasione di questa semifinale fra Italia e Spagna nel campionato Euro 2020
Italia contro Spagna, finale dei campionati europei under 21, anno 2013. Due squadre piene di talenti e di giovani di belle speranze, tutti all’incirca ventenni. Da una parte De Gea, Koke, Thiago Alcantara, Alvaro Morata e Sarabia. Dall’altra Marco Verratti, Alessandro Florenzi, Ciro Immobile e Lorenzo Insigne.
Gli stessi che oggi si giocheranno la semifinale di Euro 2020, otto anni dopo, a Wembley ancora con la casacca della Nazionale, ma quella dei grandi. Di acqua da quel 18 giugno (Raffaella Carrà festeggiava 70 anni) ne è passata tanta sotto i ponti, anche nel mondo del pallone.
A dirigere il match è stato Felix Brych,coadiuvato dagli assistenti Mark Borsch e Stefan Lupp. Il quarto uomo sarà invece il russo Sergei Karasev. L’arbitro tedesco, avvocato, classe 1975, ha già diretto quattro match a Euro 2020: Olanda-Ucraina, Finlandia-Belgio, Belgio-Portogallo, e il quarto di finale tra Ucraina-Inghilterra a Roma.
È stato anche l’arbitro della sfida tra Juventus e Real Madrid, finale di Champions League del 2017. La sfida tra Italia e Spagna non è per lui una novità: ha già arbitrato il match valido per le qualificazioni ai mondiali del 2018, a Torino, terminata in pareggio.
Source: agi