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Diversificazione di portafoglio, cosa significa e quando funziona

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La possibilità di abbassare matematicamente il rischio complessivo di un portafoglio dipende da come verranno ripartite le varie attività finanziarie

di Corrado Piluccio

 

Quando si parla di diversificazione di portafoglio nei libri di Finanza l’esempio più utilizzato è quello delle uova nel paniere. Dobbiamo trasportare 10 uova e possiamo scegliere se trasportarle tutte nello stesso paniere oppure in 10 panieri diversi affidati a 10 soggetti diversi per il trasporto: nel primo caso se dovesse cadere il paniere ci saranno buone possibilità che tutte e 10 le uova si rompano, mentre nel secondo caso se dovesse cadere solo uno dei panieri si perderà solo una piccola parte della propria disponibilità di uova.

Negli investimenti finanziari vale lo stesso principio; la diversificazione permette di evitare che la performance negativa di uno strumento presente nel nostro “paniere” vada a ridurre drasticamente il controvalore del nostro portafoglio.

Comprare tanti titoli diversi non basterà ad abbassare il rischio, sarà necessario investire in modo mirato, cioè individuando gli strumenti i cui rendimenti siano poco correlati tra loro o meglio ancora se hanno una relazione inversa, in gergo se “correlati negativamente”, in quest’ultimo caso se una parte del nostro portafoglio dovesse diminuire in valore, ci saranno buone probabilità che un’altra parte aumenti simultaneamente compensando le perdite e in questo modo ottenendo il massimo del beneficio di diversificazione.

Fondamentale sarà poi la capacità dell’investitore nell’individuare i corretti pesi dei differenti asset del proprio portafoglio, gli asset manager generalmente costruiscono un portafoglio diversificando per:

  • Settore industriale

  • Classe di investimento

  • Area Geografica

  • Valuta

  • Stile di investimento

Nella costruzione del portafoglio, alcuni errori cognitivi possono impedire una buona diversificazione. i Bias più comuni sono l’avversione all’ambiguità, cioè la tendenza a scommettere su ciò che si conosce piuttosto che su ciò che non si conosce, limitando quindi gli investimenti a pochi settori industriali e poche tipologie di strumenti e L’Home Bias, ovvero la tendenza a prediligere prodotti finanziari geograficamente più vicini, in questo caso un eccessivo investimento nel mercato Nazionale porterà a legarsi al “Rischio Paese”, perdendo i benefici che possono derivare dalla diversificazione per area geografica e per valuta.