Lunedì 10 maggio alle ore 18, il Laboratorio Aperto di Forlì incontrerà online Lorenzo Caggioni (Google Strategic Cloud Engineer) che racconterà la sua personale storia ed il progetto Diva, nato per condividere con il fratello Giovanni, diversamente abile, le possibilità di utilizzo degli assistenti vocali che stanno sempre più popolando le nostre case. Il racconto di questo progetto è il primo di una serie di webinar dedicati all’incontro tra innovazione e disabilità, ospitati dai Laboratori Aperti dell’Emilia-Romagna, che si terranno ogni lunedì di maggio alle ore 18. Per ulteriori informazioni ed iscrizione: Disabilità e innovazione: ciclo di incontri online. Laboratorio Aperto Forlì (laboratorioapertoforli.it)
Da questo progetto nasce l’app Action Blocks che consente di configurare telefoni e tablet in modo che la persona possa svolgere qualsiasi operazione solitamente eseguibile tramite l’Assistente Google toccando una singola immagine. Selezionando una foto è possibile attivare l’azione corrispondente, come contattare le persone, pronunciare una frase, guardare un programma, controllare le luci e e molte altre attività. Si tratta di un dispositivo particolarmente utile per le persone con disturbi della parola e del linguaggio per comunicare rapidamente in situazioni urgenti. Creato pensando al numero sempre crescente di persone con condizioni correlate all’età e alle differenze cognitive, Action Blocks può essere utilizzato anche per le persone con diversità di apprendimento o per adulti che cercano un modo molto semplice per accedere ad azioni di routine sul proprio smartphone.
Google supporta i progetti personali dei propri collaboratori permettendo loro di dedicare un 20% del proprio tempo di lavoro a ciò che li stimola personalmente. Questo permette di sviluppare una creatività interna all’azienda che sarebbe impossibile in altro modo. Tutti sono coinvolti nel processo creativo, perché tutti possono proporre ed impegnare il proprio tempo per fare qualcosa a cui tengono.
L’approccio “da uno a molti” permette di affrontare un problema concreto, migliorare le possibilità, la qualità di vita di una persona ed estendere questa possibilità a tutti quanti. In Google, come in altre realtà che spingono i collaboratori a lavorare anche per i propri personali progetti all’interno del tempo di lavoro, è favorito anche l’approccio del pensiero “out of the box”, ovvero il pensare di non dare per scontate alcune condizioni degli strumenti che tutti danno per scontate (Action Blocks è un sistema che lavora con gli assistenti vocali senza usare la voce ad esempio).
fonte: Forli today