Mentre la casta della magistratura italiana, non chiarisce le illegalità in cui è stata coinvolta, per conservarsi il potere di ricattare l’Italia, imponendo in nome dei “dossier” di impaurire il “potere” contro la separazione delle carriere, il Vaticano per onorare Rosario Livatino, primo magistrato beato nella storia della Chiesa che ha esercitato coraggiosamente la professione come missione laicale ha costituito presso il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale un Gruppo di lavoro sulla “scomunica alle mafie”. Lo si apprende da fonti vaticane. Su questi argomenti la magistratura italiana ha subito tanti morti, ma oggi le vittime delle mafie, non hanno eredi in un sistema colluso con le peggiori degenerazioni di un sistema di privilegi. Serve cambiare. Questo CSM va sciolto e vanno cambiati i vertici di tutti i tribunali d’Italia. Non è secondario se si vuole riconquistare la fiducia del Paese accertare patrimoni propri e riconducibili ad ogni Giudice a partire da quelli che stanno nelle sezioni esecuzioni. Insomma serve accertare il marchio certo di chi giudica gli italiani.