“Delitto perfetto” su Iris Tv, la coppia Fernandel-Cervi su Rete 4 e un film d’animazione su Italia 1
di Franco La Magna
È una vecchia abitudine del cinema. Quasi una consuetudine, una pratica che non conosce limiti spaziali e temporali, spessissimo con esiti mediocri, se non addirittura catastrofici, al massimo talvolta accettabili, tuttavia mai paragonabili al modello originario. L’esercizio della replica o, come è ormai d’uso dire, del remake è ormai tradizione fortemente radicata nell’industria cinematografica e a farne le spese sono in genere capolavori o comunque film che in passato hanno ottenuto la piena approvazione del pubblico e conseguentemente del box-office. L’unica vera ragione che li giustifica è la speranza che anche l’imitazione, magari con varianti ritenute migliorative, possa bissare quel successo, a meno che a compiere l’operazione non sia (è raro, ma succede) un “autore” che può essere mosso da due ragioni: un enfatico omaggio al creatore dell’originale con cui si confronta o la sfida a ritenere di far meglio del modello prescelto, ovviamente produzione permettendo.
Comunque stiano le cose a riprovarci questa volta è stato il regista statunitense Andrew Davis, ritenuto uno specialista del genere thriller e poliziesco, che nella sua non strabordante filmografia, iniziata alla fine degli anni ‘70, ha pensato (lui probabilmente assoldato dalla produzione) di cimentarsi addirittura con il “re del brivido” Alfred Hitchcock, riportando sul grande schermo uno dei film più noti del regista inglese, “Delitto perfetto” (1998, questa sera 30 aprile, su Iris Tv, canale 22, alle 21,00), mettendo in scena un paio di divi hollywoodiani, Michael Douglas (in fama di interprete “maledetto”), figlio dell’indimenticabile Kirk, morto lo scorso anno alla veneranda età di 103 anni e Viggo Mortensen, nei panni d’un pittore squattrinato qui nel ruolo dell’amante della moglie del mandante dell’omicidio, un agente di borsa in procinto di bancarotta.
Le differenze rispetto all’originale non sono poche, ma la costruzione – pur prendendo le mosse la film hitchockiano e dalla pièce teatrale ”Dial M for Murder” (1952) di Frederick Knott – appare totalmente rifatta e la tensione è mantenuta a livelli dignitosi, secondo certi collaudati schemi del cinema hollywoodiano. Tuttavia, anche qui il confronto con l’originale, come sempre accade, non regge. Una trama troppo artificiosa e la mancanza di una vera suspance rendono quest’inutile remake un prodotto tutt’altro che indimenticabile, infarcito di tradimenti coniugali, colpi di scena e da una iterazione di morti ammazzati chiaramente assemblati per un cinema effettistico di serie b. I quadri che si vedono nel film sono opera dello stesso Mortensen, nella vita davvero anche apprezzato pittore.
Su rete 4 un appuntamento fisso, che ogni anno ripropone tra primavera ed estate, ossia l’immarcescibile coppia Fernandel-Gino Cervi, indimenticabile tandem creato dalla penna di Giovanni Guareschi, qui ancora nel quinto film della serie “Il compagno don Camillo” (1965) regia di Luigi Comencini, che (come è noto) lo girò controvoglia per pagare i debiti contratti con Rizzoli. Per grandi e piccini su Italia 1 alle 21,20 il film d’animazione “Madagascar”(2005) di Eric Darnell e Tom McGrath, un inno alla insperata libertà conquistata da un eterogeneo gruppo animale (una giraffa, un leone, una zebra e un ippopotamo) che faticosamente rientrano, dopo un periglioso viaggio di ritorno, nel proprio mondo. Superbo “buddy film” (film sull’amicizia) e road movie, con un team di divertentissimi personaggi secondari.