AGI – Il 28 gennaio del 2020, quasi un mese prima del “paziente uno” di Codogno, qualcuno a Venezia ha registrato vaccinocoronavirus.it. È il primo di 6615 domini .it a tema coronavirus registrati nel corso del 2020. Lo afferma l’Osservatorio Domini Covid-19 del Registro .it, l’anagrafe dei “nomi” a targa italiana.
Il numero dei domini ha iniziato a crescere proprio il giorno dopo l’individuazione del primo caso italiano. Il tema coronavirus ha trainato i numeri di Registro .it, che ad aprile e maggio ha avuto un incremento delle registrazioni anno su anno del 44% e del 28%.
L’Osservatorio monitora la pandemia da un altro punto di vista, quello del web. La registrazione dei domini, infatti, non rappresenta solo un indice dell’attenzione rivolta al coronavirus: tiene anche traccia di potenziali rischi di cyber attacchi che sfruttano emotività e allarmismo. Spesso, alla registrazione dei domini non è seguita la costruzione di un sito. L’obiettivo, in questi casi, è attirare l’attenzione (infocoronavirus.it o controillockdown.it) o suscitare l’interesse di potenziali acquirenti, disposti a pagare pur di avere un dominio già esistente (come testsierologicoroma.it, vaccinicovid.it e iononmivaccino.it).
“Tra tutti i domini rientrati nei radar dell’Osservatorio – afferma Maurizio Martinelli, primo tecnologo dell’IIT-CNR – alcuni fanno pensare che dietro un normale indirizzo si possano celare tentativi di illecito informatico, come l’ottenimento di informazioni personali o dati sensibili, la diffusione di fake news o anche, più semplicemente, la registrazione preventiva di un dato dominio con lo scopo di acquisirne l’utilizzo per poi cedere il dominio stesso a chi desideri utilizzarlo”.
Oltre al controllo di eventuali frodi, una mappa dei domini è utile per “monitorare l’andamento di un fenomeno che riguarda tutti, rapportandolo alla Rete per prevenire e interpretare esigenze, reazioni e abitudini dell’utenza rispetto a un evento traumatico come una emergenza sanitaria globale”.
Riguardo la distribuzione geografica, è la Lombardia (con 1514 registrazioni) a primeggiare. Seguono Lazio (906), Veneto (547), Emilia Romagna (495), Campania (450) e Toscana (409). Completano la top ten Piemonte (357), Puglia (340), Sicilia (260) e Marche (196).
Proprio come la pandemia, nel 2021 prosegue anche la registrazione di nuovi domini a tema Covid-19: tra gennaio e febbraio, l’Osservatorio ne ha individuati circa cinquanta. “Non è da escludere – spiega Martinelli – che l’auspicio di una vittoria contro il virus, con l’entusiasmo e la fiducia che ne conseguono, possano essere leva di una nuova impennata di registrazioni”.
Source: agi