di Lorenzo Lavacca
Dopo Ronaldo, fuori anche il secondo extraterrestre del calcio moderno Messi, che con il suo Barcellona non va oltre l’1 a 1 e viene eliminato. Decisiva la sconfitta maturata all’andata al Camp Nou, in cui già era avvenuto un passaggio di consegne tra il fuoriclasse argentino e Kylian Mbappè: autore quella notte di una tripletta, è proprio il talento francese a sbloccare la partita al minuto 31’ su calcio di rigore, procurato a seguito di un fallo ingenuo di Lenglet su Icardi sanzionato solo dopo il richiamo del VAR. Dopo soli 6 minuti, al 37esimo il Barcellona pareggia con la sua pulce argentina: il pallone termina all’incrocio dei pali inseguendo una traiettoria bizzarra che rende il tiro imparabile, ed è 1 a 1. Successivamente, i catalani non riescono ad imporsi nella partita, soffrono l’assenza di un vero centroavanti come lo era stato Suarez, ma soprattutto mostrano i segni evidenti di una vera e propria crisi di identità, quella di una squadra incapace di concludere una azione senza prima passare dai piedi di Messi e che non tira mai in porta, cercando con sterili scambi avvolgenti di arrivare davanti a Keylor Navas, non riuscendoci peraltro.
La Champions League saluta una delle squadre più vincenti della competizione, ma soprattutto congeda la sua stella più luminosa, che potrebbe tornare a risplendere, nella prossima stagione, proprio a Parigi, con la squadra che nella serata di ieri l’ha battuto. I dubbi, intanto, restano tanti: come si concluderà la vicenda che lo vede coinvolto con la società, rea di aver sborsato 500 milioni di euro per pagare il suo contratto negli ultimi 4 anni; chi si incaricherà di guidare un Barcellona ai minimi storici per mercato, vittorie, e stabilità societaria, e, in caso di partenza di Messi, chi andrà a rimpiazzare, per quanto possibile, il 6 volte pallone d’oro, riportando i trofei in terra catalana.
Seconda squadra ad accedere definitivamente ai quarti è il Liverpool, che battendo per 2 a 0 il Lipsia prosegue il discorso Champions. Decidono Salah e Manè, che al 70’ e al 74’ aumentano il divario da 2 reti, quelle dell’andata, a 4 e congelano il discorso qualificazione accedendo ai quarti di Champions League, attualmente il fronte più caldo della stagione dei red devils, che sono ottavi in campionato a 25 punti dalla capolista City.