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7 marzo 1876. Bell brevetta il telefono e beffa Meucci

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di redazione

Il 7 marzo del 1876, l’inventore americano Alexander Graham Bell, docente all’Università di Boston, presentò e depositò il brevetto di un apparecchio cui dette il nome di telefono.

Ma la prodigiosa invenzione che  ha rivoluzionato il nostro modo di comunicare, il telefono senza il quale per milioni di persone in tutto il mondo sarebbe impensabile la vita sociale, è una storia controversa.

In realtà la paternità dell’invenzione, fin dal momento in cui venne presentato il brevetto, è stata lungamente dibattuta, fino a quando, l’11 giugno del 2002, il Congresso degli Stati Uniti d’America ha ufficialmente attribuito l’invenzione del telefono all’italiano Antonio Meucci, certificando in tal modo che l’attribuzione a Bell, che nel 1876 aveva fatto suo il brevetto, era stata un errore.

Antonio Meucci aveva infatti realizzato già nel 1854 un primo prototipo di telefono, che aveva chiamato “telettrofono” e lo aveva utilizzato nella sua casa di Cuba per comunicare con la moglie lontana, che un’infermità aveva costretto a letto. Ma, per sua sfortuna, Meucci, che si trovava in difficoltà economiche, non ebbe la possibilità di trovare i soldi necessari per brevettare la sua invenzione, operazione molto costosa.

Successivamente, nel 1871, Meucci si trasferì a New York, dove aprì una fabbrica di candele, attività i cui introiti gli permisero di racimolare la somma occorrente per ottenere per il suo telettrofono un brevetto provvisorio(denominato caveat). Il caveat andava rinnovato di anno in anno, al costo di 10 dollari, spesa che Meucci riuscì a sostenere soltanto fino al 1873.

Così tre anni dopo, appunto il 7 marzo 1876, Alexander Graham Bell, che forse era entrato in possesso dei disegni di Antonio Meucci, presentò come come invenzione propria un apparecchio identico al “telettrofono” e ne depositò ilbrevetto, dandogli il nome di telefono.

Meucci intentò causa nei confronti di Bell, non riuscì a sostenerne le spese. Fu così che per oltre un secolo, fino al riconoscimento di meucci da parte del Congresso americano, Bell è stato considerato, soprattutto negli Stati l’inventore del telefono.