AGI – Nicola Zingaretti lavora all’ipotesi di allargare la sua giunta in Regione Lazio ai 5 stelle, con il possibile ingresso di almeno un assessore pentastellato. Si parla di un incarico per Roberta Lombardi, oggi capogruppo del Movimento in Consiglio regionale, e di un ipotetico secondo posto in giunta magari in favore di un tecnico gradito ai pentastellati.
Tra le caselle in giunta potrebbe liberarsi quella della Cultura per fare spazio ai nuovi innesti. Del resto la Lombardi ha sempre avuto un atteggiamento dialogante con la maggioranza, che negli anni hanno portato ad una serie di voti favorevoli del M5s nel parlamentino laziale.
La nomina di Alessandra Sartore a sottosegretario all’Economia nel governo Draghi, da tre anni titolare del Bilancio della Regione, ha aperto la strada ad un rimescolamento delle deleghe nella giunta Zingaretti. Così il segretario Pd prova a dare corpo anche negli enti locali all’alleanza giallorossa che ha sostenuto il secondo governo di Giuseppe Conte.
Una possibile apertura, viene riferito da fonti dem, che però va costruita attorno ad alcuni temi condivisi su cui incentrare la parte finale della legislatura regionale. La mossa di Zingaretti guarderebbe anche alle prossime elezioni comunali, dove la partita per il Campidoglio è quella che presenta le maggiori difficoltà per una intesa tra Pd e 5 stelle.
Virginia Raggi non intende fare un passo indietro sulla sua ricandidatura mentre i dem hanno ribadito che non sosterranno la sua corsa. E allora l’intesa in Regione, con l’ingresso in giunta di una esponente 5 Stelle da sempre in contrapposizione con la sindaca, potrebbe diventare un primo passo, magari nell’ottica di un sostegno grillino al candidato Pd al ballottaggio per il Campidoglio.
Tra domani e lunedì, a quanto filtra, dovrebbe partire un confronto sui temi tra gli esponenti della maggioranza e il Movimento. Non viene escluso un ricorso ad una consultazione della base M5s per legittimare il passaggio.
Tra gli argomenti sul tavolo il piano regionale sui fondi Recovery e una serie di dossier per l’ultima fase della consiliatura, sulla base dello spirito unitario che ha caratterizzato il Conte bis. Se si trovasse una convergenza su questi punti la delega al Bilancio potrebbe finire al vice presidente Daniele Leodori, tra i tessitori del dialogo sponda Pd, mentre per gli eventuali assessori 5 stelle si prospetterebbero assessorati meno ‘pesanti’.
Source: agi