AGI – Si saprà solo mercoledì se il Museo ‘Giovanni Marongiu’ di Cabras (Oristano) potrà riaprire i battenti, dopo essere stato chiuso dal sindaco Andrea Abis, per ragioni di ordine pubblico. La chiusura, avvenuta mercoledì della scorsa settimana, aveva impedito l’accesso alla responsabile della Sovrintendenza Archeologia Maura Picciau, decisa ad avviare il trasferimento a Cagliari di due statue dei Giganti di Mont’e Prama e di alcuni reperti, perché potessero essere sottoposti a restauro. Un trasferimento osteggiato dal Comune. “Stiamo valutando tutti gli strumenti legali a nostra disposizione, tra i quali c’è anche l’ordinanza di chiusura”, ha dichiarato il sindaco, che ha ancora 24 ore di tempo per confermare o no il provvedimento di chiusura, in scadenza domani 17 febbraio.
Abis martedì mattina ha avuto nuove interlocuzioni col servizio legale del Comune e vagliato diversi aspetti della vicenda, su cui sono in corso anche indagini dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cagliari. All’attenzione dei militari c’è, in particolare, il mancato accesso della soprintendente Picciau, in riferimento a quanto previsto dall’articolo 19 del Testo unico dei beni culturali: “I soprintendenti possono procedere in ogni tempo, con preavviso non inferiore a cinque giorni, fatti salvi i casi di estrema urgenza, a ispezioni volte ad accertare l’esistenza e lo stato di conservazione o di custodia dei beni culturali”. Condizioni che il sindaco di Cabras ha ritenuto non persistessero mercoledì scorso, quando la sovrintendente, appunto, era rimasta fuori dai cancelli.
Si tratta di aspetti legali molto delicati che potrebbero essere superati, però, se si arrivasse a un’intesa politica sul futuro dei Giganti di Mont’e Prama. Le prime dichiarazioni del confermato ministro ai Beni culturali Dario Franceschini fanno sperare in tal senso, anche se i nodi da sciogliere non sono pochi. Il sindaco Abis appare molto determinato: “Serve un’intesa chiara ed efficace che consenta la tutela e la massima valorizzazione dei Giganti di Mont’e Prama e del nostro compendio archeologico”. “Non è più tempo di ambiguità'”, ribadisce il primo cittadino, “e ogni aspetto dev’essere ben definito”. Sul tavolo c’è la convenzione per la nascita dell’apposita Fondazione, rimasta sinora nel cassetto. Ci sono i delicati aspetti legati a ruoli, competenze, risorse e governo di questo organismo. C’è la rinnovata richiesta di un rientro certo delle statue dei Giganti nel territorio del Sinis. Il sindaco di Cabras, dopo la grande manifestazione di protesta svoltasi sabato davanti al museo cittadino, ha avuto interlocuzioni in tal senso con gli uffici del ministro Franceschini. E contatti vi sarebbero stati anche tra gli stessi uffici ministeriali e quelli della Regione.
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Fonte: cronaca agi