AGI – Forte aumento nel 2020 dei minori vittime di reati online quali la pedopornografia, l’adescamento, il cyberbullismo, la sextortion, le truffe, il furto di identità digitale e altri: i casi trattati dalla Polizia postale e delle comunicazioni sono stati 4.208 a fronte dei 2.379 dell’anno precedente, il 77% in più. Sono alcuni dei dati resi noti in occasione dell’evento digitale “Cuori Connessi” organizzato in coincidenza del Safer Internet Day. Secondo gli investigatori l’incremento, oltre che con “lo sviluppo esponenziale della tecnologia” e “la formidabile attrazione subita dai bambini e dai ragazzi verso il mondo dei social”, si spiega anche con “il lungo periodo di lockdown che ha costretto l’intera popolazione a rivedere le proprie abitudini in numerosi ambiti, comportando uno spostamento di molte attività sulla rete e facendo registrare, in tal modo, anche una notevole presenza dei minori online”.
Continua a crescere in Italia il fenomeno della pedopornografia online (produzione, diffusione, detenzione e commercializzazione di immagini di violenza sessuale su minori, condivise su spazi web, anche anonimizzati): nel 2020 i casi trattati dal Cncpo, il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online, sono stati 3.243, il 132% in più rispetto ai 1.396 dell’anno precedente, mentre le persone indagate sono state 1.261, il 90% in più rispetto alle 663 del 2019.
In particolare, per gli investigatori è motivo “di forte preoccupazione” e “deve far riflettere” l’aver registrato”, sempre nel 2020, un incremento dei casi di adescamento di minori online, soprattutto per quanto riguarda la fascia d’età 0-9 anni: dai 14 casi denunciati due anni fa si è passati ai 26 del 2019 e ai 41 del 2020. E dal momento che “moltissimi non denunciano”, il numero reale è sicuramente più elevato.
Anche un fenomeno come quello della sextortion – l’estorsione sessuale conseguente ad uno scambio di immagini sessualmente esplicite – che sino a pochi anni fa riguardava perlopiù adulti o comunque minori che frequentano le scuole superiori (quindi oltre i 14 anni), ha fatto registrare un deciso abbassamento in relazione alla fascia di età delle vittime: 14 casi tra 0 e 13 anni a fronte dei 2 del 2019. Ed ulteriore elemento di riflessione deve essere il fatto che di questi 14 casi, ben 4 riguardano minori nella fascia d’età 0-9 anni, categoria il cui numero di vittime fino allo scorso anno era pari a zero.
Quanto infine alle segnalazioni giunte al commissariato di ps online nel 2020 rispetto al periodo pre-pandemia, quelle di casi di vittimizzazione di minori hanno fatto registrare un incremento del 42% (1.344 segnalazioni nel 2020 rispetto alle 948 del 2019), quelle di spazi web con la presenza di materiale pedopornografico ha segnato un aumento del 23% (616 segnalazioni nel 2020 rispetto alle 503 del 2019).
Vedi: Aumentano i minori vittime di reati online, nel 2020 +77%
Fonte: cronaca agi