AGI – Sono passati 50 anni dalla morte di Coco Chanel, ma ancora oggi resta la più geniale protagonista della moda del XX secolo e soprattutto l’ardita rivoluzionaria del costume femminile dell’era moderna. Il 10 gennaio 1971, Gabrielle Chanel si spense all’età di 87 anni in una stanza dell’Hotel Ritz di Parigi. La sua morte sembrava la fine di un’era, ma 50 anni dopo quell’orfana senza risorse che ha rivoluzionato la silhouette femminile è ancora la figura per eccellenza della moda francese.
La stilista che ha plasmato una moda comoda e informale è nata in una città sulle rive della Loira, Saumur, nel 1883, figlia di un venditore ambulante e di una giovane contadina morta all’età di 31 anni. Alla morte di sua madre, suo padre, Albert Chanel, la lasciò insieme alle sue sorelle in un orfanotrofio. Nel convento imparò l’arte del cucito e coltivò il gusto per i tagli rigidi e per i colori bianco e nero, che segnarono il suo stile per tutta la vita. Con la maggiore età iniziò a esibirsi come cantante in un cafè, usando come pseudonimo Coco.
Senza dubbio, la sua vita non sarebbe stata la stessa se non avesse incontrato l’uomo d’affari Arthur Capel, il suo amante per quasi dieci anni fino alla sua morte avvenuta a causa di un incidente d’auto nel 1919. Capel, o come lo conoscevano i suoi amici, Boy, sostenne e finanziò l’avventura imprenditoriale della designer. Con il suo supporto, iniziò a disegnare cappelli che presto divennero accessori indispensabili in ogni corsa di cavalli o evento dell’alta società francese.
Sempre grazie a lui aprì il suo primo negozio in Rue Cambon a Parigi, seguito da altri in località turistiche di lusso: Deauville e Biarritz. In quegli anni, ormai designer affermata, con più di 300 lavoratori dipendenti, diventò una figura essenziale nel panorama parigino, dove fu ammirata per la nuova silhouette che proponeva a sua immagine e somiglianza.
La figura snella, i capelli corti e l’introduzione dell’abbigliamento sportivo confermarono il suo successo. Oggi la “maison” che porta il suo nome continua a sfruttare tutti i recessi della sua storia personale, spesso misteriosa, e il suo cognome è un marchio conosciuto a livello internazionale anche grazie al successo dei suoi profumi e cosmetici.
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Fonte: cultura agi