AGI – È arrivata nella notte l’annunciata ordinanza del presidente della Regione Christian Solinas che rinvia al primo febbraio l’apertura delle scuole superiori in Sardegna. Un provvedimento atteso dopo la riunione del 5 gennaio del Comitato operativo regionale cui avevano partecipato, oltre al presidente, gli assessori alla Sanità Mario Nieddu, alla Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, ai Trasporti Giorgio Todde e all’Ambiente, Gianni Lampis..
Al termine del vertice, al quale erano presenti il direttore scolastico regionale e i quattro prefetti dell’isola, era emerso l’orientamento di differire la data rispetto a quella decisa dal governo che ha dato il via libera per l’11 gennaio . La decisione di posticipare l’apertura è stata presa – sulla base delle indicazioni dell’assessorato della Sanità – in considerazione dell’andamento della curva dei contagi che al momento non sembra in calo.
Nel provvedimento emanato da Solinas è previsto il ricorso alla didattica digitale integrata, ma “resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori strutturati e attrezzati non fruibili da remoto” o “in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali“. Confermata, inoltre – si legge sempre nell’ordinanza -, “l’attuale articolazione dei servizi di trasporto pubblico locale… rinviando alla ripresa dell’attività didattica in presenza degli istituti secondari di II grado, statali e paritari, e delle istituzioni che erogano percorsi di istruzione e formazione professionale il correlato potenziamento dell’offerta di trasporto pubblico locale mediante l’attivazione dei servizi aggiuntivi”. Le disposizioni entrano in vigore lunedì e sono valide fino al 31 gennaio “salvo proroga esplicita e salvo ulteriori diverse prescrizioni”.
Vedi: Scuola: la Sardegna rinvia l'apertura al primo febbraio
Fonte: cronaca agi