AGI – Al via in Slovacchia una campagna di test su tutta la popolazione sopra i 10 anni di età – circa quattro milioni di persone – per individuare i positivi al coronavirus. Il progetto, messo in campo dal governo presieduto dal conservatore Igor Matovic, è stato però definito “irrealizzabile” dalla presidente, la progressista Zuzana Caputova, che ha invitato l’esecutivo a ripensarci dopo che i vertici delle forze armate hanno sostenuto che non ci sono operatori sanitari a sufficienza per condurla. Secondo il ministero della Difesa, solo il 70% dei 20 mila operatori necessari sono stati reclutati.
Davanti alle postazioni per i test si sono formate lunghe code con inevitabili ritardi per gli esami, ma il premier ha esortato la gente ad andare a sottoporsi al tampone rapido. “L’Europa e il mondo ci guardano”, ha affermato.
“E’ la più grande operazione logistica dall’indipendenza”, ha sottolineato il ministro della Difesa, Jaro Nad, sostenendo che la Slovacchia è “in una situazione peggiore della Repubblica Ceca, pur essendo due o tre settimane indietro. Non c’è alternativa: o test di massa o rigido lockdown”. Nad è stato nominato a capo della campagna di test dopo che un progetto pilota in quattro regioni nel Nord del Paese è stato giudicato un successo.
L’obiettivo è testare i quattro quinti della popolazione totale di 5,4 milioni usando tamponi veloci che danno il risultato in mezz’ora; i positivi potranno optare tra una quarantena di 10 giorni a casa o in una struttura governativa mentre per chi si rifiuterà scatterà una multa di 1.650 euro. Finora in Slovacchia sono stati registrati 55.091 casi di Covid e 212 morti.
Vedi: In Slovacchia al via i test Covid per tutti, ma la presidente li boccia
Fonte: estero agi