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In Veneto contagi giornalieri come a marzo ma sono crollati mortalità e ricoveri, lo dice uno studio della Regione

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AGI. – In Veneto i contagi giornalieri sono tornati ai livelli di marzo ma, rispetto ad allora, è crollata sia la mortalità, sia il numero di persone ricoverate in ospedale, in particolare quelle in terapia intensiva. E’ quanto rivela uno studio epidemiologico realizzato dalla Direzione Prevenzione della Regione, dalla quale emerge anche un abbattimento dell’età media delle persone contagiate dal covid.

Lo studio è stato presentato dal governatore Luca Zaia, che ha così commentato i dati: “Nessuno deve abbassare la guardia. Sarebbe da irresponsabili, perché siamo in un momento decisivo. La situazione epidemiologica, oggi, dice che abbiamo una crescita delle positività, ma una situazione assolutamente tranquilla negli ospedali. La Regione Veneto non è né catastrofista, né ottimista. Siamo obiettivi e ci muoviamo sulla base dei dati oggettivi che i nostri esperti monitorano e valutano giorno per giorno”.

Positività tornata ai livelli di marzo ma pochi i ricoveri 

Zaia ha presentato uno studio della Direzione Prevenzione sulla situazione epidemiologica a tutto il 9 ottobre 2020, dal quale emerge che le positività, a partire dalla fine di luglio, sono progressivamente tornate ai livelli di marzo, ma rispetto ad allora i ricoveri ospedalieri presentano numeri infinitesimali (325 persone, delle quali 231 positive contro le svariate centinaia di marzo; solo 29 ricoverati in terapia intensiva, dei quali nove già negativizzati). 

Particolare interesse tra gli esperti ha suscitato il dato sull’età delle persone positive, scesa da una mediana di 60-65 anni di marzo agli attuali 40-45 anni. Significativo che, dall’1 all’8 ottobre, la maggior parte dei casi riguardi soggetti dai 25 ai 44 anni, seguiti da quelli tra 45 e 64. Pochi sono i casi over 65, mentre 564 positivi sono attribuibili alla fascia più giovanile, da zero a 24 anni. 

Contagiati solo 300 studenti su 707.814

Lo studio comprende anche un aggiornamento della situazione delle scuole. All’8 ottobre 279 scuole presentavano almeno un caso. Gli studenti positivi erano 300 su un totale di 707.814, pari allo 0,04%. 2.379 quelli in quarantena preventiva, pari allo 0,34%. Il numero di docenti e operatori positivi era di 41 su un totale di 95.786, pari allo 0,05%; quelli in quarantena preventiva erano 243, pari allo 0,25%. 

“Come dicono i dati – ha tenuto a sottolineare Zaia – da un lato in Veneto al momento non esiste nessuna emergenza ospedaliera, dall’altro l’andamento dei contagi nelle scuole è confortante. La Regione fa e farà tutto il necessario ed è pronta con l’artiglieria pesante se dovesse verificarsi un peggioramento della situazione. Nel frattempo – ha concluso – rivolgo a tutti i cittadini un appello alla responsabilità. Ognuno, mantenendo comportamenti corretti e prudenti, può dare il suo contributo”.

“Dobbiamo stare attenti, non si deve pensare ‘prendo il Covid tanto è asintomatico o al massimo un raffreddore’, perché voglio ricordare che molti sono usciti in sedia a rotelle dal Covid, molti con gravi insufficienze respiratorie. E non vorrei che dovessimo far battaglia per evitare chiusure e coprifuoco, vedete come stanno impostando il Dpcm a Roma”. 

Vedi: In Veneto contagi giornalieri come a marzo ma sono crollati mortalità e ricoveri, lo dice uno studio della Regione
Fonte: cronaca agi


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