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Liberati in Mali gli ostaggi Chiacchio e Maccalli

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AGI –  Due ostaggi italiani, Nicola Chiacchio e Pier Luigi Maccalli, sono stati liberati in Mali. Lo riferisce il governo di Bamako. E nella stessa operazione sono stati liberati anche la cooperante francese Sophie Petronin e il politico maliano Soumaila Cissè. Il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso “enorme sollievo” per la notizia.

Petronin era stata rapita il Natale 2016 nella città di Gao. Cissè, ministro delle Finanze dal 1993 al 2000, era stato invece rapito il 26 maggio scorso. Voci sull’imminente liberazione di Petronin e Cisse’ erano state diffuse dai media nei giorni scorsi. Secondo la Bbc, la liberazione degli ostaggi sarebbe avvenuta in cambio della consegna di un centinaio di jihadisti prigionieri. 

È tornato libero anche l’ex primo ministro del Mali, Boubou Cissè, e assieme a lui un’altra decina di personalità civili e militari che erano state arrestate dai golpisti durante il colpo di stato dello scorso 18 agosto. Ad annunciare la loro scarcerazione, chiesta da settimane dall’Onu e dai mediatori africani, è stato il capo della giunta militare, il colonnello Assimi Goita, diventato vice-presidente del potere di transizione a Bamako. “Il vice presidente di transizione informa l’opinione pubblica della liberazione delle personalità politiche e militari arrestate dopo gli eventi del 18 agosto. Gli interessati rimangono, tuttavia, a disposizione della giustizia per ogni evenienza” ha riferito il leader del Comitato nazionale per la salvezza del popolo (Cnsp), che ha destituito l’ex presidente Ibrahim Boubacar Keita.

Insediatosi ufficialmente lo scorso 25 settembre, il presidente di transizione, il colonnello a riposo Ba Ndaw, si è impegnato a portare avanti una transizione serena e nel rispetto dei termini prestabiliti con la comunità internazionale. Il governo di transizione, diretto dal premier Moctar Ouane, diplomatico di carriera, e’ stato formalmente costituito nei giorni scorsi, segnando una nuova tappa del processo politico-istituzionale in vista di un ritorno all’ordine costituzionale.

La Comunità economica dei Paesi dell’Africa occidentale (Cedeao/Ecowas) ha rimosso le sanzioni varate all’indomani del golpe, mentre rimangono in vigore quelle decretate dal Consiglio di sicurezza dell’Onu a carico del nuovo regime in Mali, nazione economicamente stremata.

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Fonte: estero agi


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