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Al voto per la scelta di 6 governatori, ecco le principali sfide

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AGI – Il 20 e 21 settembre saranno chiamati alle urne gli elettori di 7 regioni: Veneto, Toscana, Campania, Puglia, Liguria, Marche e Valle d’Aosta, per la scelta di 6 governatori e relativi Consigli regionali, considerato che in Valle d’Aosta il presidente darà eletto successivamente dal nuovo Consiglio regionale.
    La campagna elettorale ai tempi del Coronavirus è stata animata, fino ad oggi, giorno di scadenza per la presentazione delle liste, dall’accordo Pd-M5s, sollecitato anche dal premier Conte, che si è concretizzato soltanto in Liguria e che non è stato raggiunto in Puglia e nelle Marche. 

 Ecco quali sono le principali sfide tra i candidati alla presidenza:

VENETO

    Il governatore uscente, Luca Zaia, che i sondaggi danno di gran lunga in testa, dovrà vedersela con l’ex vice sindaco di Padova Arturo Lorenzoni, candidato civico che non ha il sostegno di Italia viva, che candida Daniela Sbrollini, mentre il Movimento 5 stelle schiera l’ex deputato Enrico Cappelletti.

TOSCANA

    E’ Eugenio Giani il candidato del centrosinistra, unito, che proverà a mantenere la roccaforte. Presidente del Consiglio regionale, proverà a sibentrare a Enrico Rossi.  Il centrodestra fa scendere in campo Susanna Ceccardi, voluta con forza da Matteo Salvini, già sindaco Cascina e eurodeputata. Il M5s, invece, candida la consigliera regionale uscente Irene Galletti.

CAMPANIA

    Vincenzo De Luca, centrosinistra (anche qui unito), ricandidato dopo qualche momento di ‘tensione’ nel Pd, punta alla riconferma. A sfidarlo Stefano Caldoro, Forza Italia, appoggiato da tutto il centrodestra. E poi il M5s ha deciso di candidare Valeria Ciarambino, già capogruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale della Campania, senza raccogliere l’invito ad unirsi al centrosinistra.

PUGLIA

    Sfumata l’intesa con il Movimento 5 stelle, e senza Italia viva (che va con Ivan Scalfarotto), il centrosinistra punta alla riconferma di Michele Emiliano. A sfidarlo l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Raffaele Fitto, già governatore della regione, forte del sostegno di tutto il centrodestra. M5s schiera la capogruppo uscente alla Regione, Antonella Laricchia, che assieme ad altri esponenti locali del movimento grillino si è sempre opposta ad una intesa con il presidente uscente.

LIGURIA

    In questa regione c’è l’accordo Pd-M5s e, politicamente, potrebbe rappresentare un un laboratorio. Il candidato è il giornalista Ferruccio Sansa, ma il centrosinistra è in campo senza Italia viva, che ha deciso di candidare l’ex preside della facoltà di Ingegneria di Genova. Il governatore uscente Giovanni Toti, leader del movimento “Cambiamo!”, gode del sostegno di tutto il centrodestra, e punta alla riconferma.

MARCHE

    Anche in questa regione, altra roccaforte del centrosinistra, si è tentato, invano, un accordo con il M5s. Il Pd non ricandida l’uscente Luca Ceriscioli e punta su Maurizio Mangialardi, sindaco uscente di Senigallia e presidente dell’Anci regionale, sostenuto anche da Italia viva. Il centrodestra schiera il deputato FdI Francesco Acquaroli, mentre il M5s, soprattutto a livello locale, ha voluto con determinazione la candidatura di Gian Mario Mercorelli, consigliere comunale a Tolentino. Mangialardi ha invece avuto l’appoggio di Italia Viva.

VALLE D’AOSTA

    Cittadini alle urne anche per l’elezione del Consiglio della regione a statuto speciale, che assegna all’assemblea la nomina del presidente, e del sindaco della città capoluogo.

Vedi: Al voto per la scelta di 6 governatori, ecco le principali sfide
Fonte: politica agi


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