AGI – Cinque morti e quattro feriti, due dei quali ricoverati in gravi condizioni. È il bilancio dell’incidente stradale avvenuto poco dopo la mezzanotte in una strada di montagna nei pressi di Castelmagno, piccolo centro della Valle Grana, in provincia di Cuneo. Le vittime sono tutte giovanissime: il conducente della Land Rover Defender, Marco Appendino (24 anni); i fratelli Nicolò ed Elia Martini (17 e 11 anni); Camilla Bessone (16 anni) e Samuele Gribaudo (14 anni).
Secondo una prima ricostruzione fornita dai soccorritori, il conducente avrebbe perso il controllo dell’auto in prossimità di un tornante e la vettura è precipitata per oltre cento metri in una scarpata che conduce alla grange Tibert, a quota 1.800 metri. I ragazzi sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo e cinque di loro sarebbero morti sul colpo. Altri due, rispettivamente di 24 e 17 anni, hanno riportato gravi lesioni e sono stati trasportati in codice rosso negli ospedali Cto di Torino e Santa Croce di Cuneo. Il primo, in particolare, è sveglio e cosciente, con un trauma vertebrale che rende necessaria un’operazione per la stabilizzazione della colonna. Il secondo è ricoverato in rianimazione. Due ragazze, entrambe 17enni, sono state già dimesse dall’ospedale Santa Croce di Cuneo, stanno bene e hanno già fatto ritorno a casa.
L’auto era omologata per sei persone, ma la scorsa notte a bordo erano in nove. Lo confermano gli inquirenti che nelle ultime ore hanno compiuto degli accertamenti sul veicolo. Intanto la Procura di Cuneo ha aperto un fascicolo d’inchiesta affidato al pubblico ministero Alberto Braghin, che nelle prossime ore disporrà l’autopsia del conducente.
I giovani alloggiavano quasi tutti in borgata Chiotti e dopo cena avevano deciso di trascorrere la serata all’Alpe Chastlar, rinomato punto panoramico per osservare il cielo stellato. L’incidente, che non ha coinvolto altre vetture, è avvenuto durante il tragitto di ritorno. Sul luogo della tragedia sono intervenute quattro ambulanze del 118, squadre dei vigili del fuoco, operatori del Soccorso alpino, Guardia di finanza e carabinieri.
È stato attivato il Trauma Center, un servizio che fornisce un supporto psicologico alle persone sopravvissute all’incidente e ai loro familiari. “L’intervento psicologico tempestivo – spiega Maura Anfossi, psicoterapeuta responsabile del Trauma Center – favorisce la rielaborazione emotiva dell’accaduto e previene il cronicizzarsi dei sintomi ansiosi e il disturbo traumatico da stress”.
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Fonte: cronaca agi