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Alex e Camilla: storia d’amore che resiste alla pandemia

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“Questo matrimonio non s’ha da fare” ma qui il Don Rodrigo della storia si chiama Covid-19. Lei, la norvegese Camilla Oyjord, lui, lo svedese Alexander Clern, sono i protagonisti di una storia d’amore che resiste alla pandemia da coronavirus ed alle restrizioni imposte dai governi dei rispettivi stati: la chiusura delle frontiere.

Già, perché la Svezia, a differenza dei vicini Stati, fin dall’inizio della pandemia ha deciso di adottare un approccio “soft” nei confronti dell’epidemia dilagante. Niente restrizioni, niente scuole, negozi e locali chiusi: questa la scelta di governo  per lo Stato Nord europeo che, affidandosi unicamente al senso di responsabilità dei suoi cittadini, ha portato ad un numero di contagi molto elevato rispetto agli altri Paesi della penisola Scandinava i quali, dopo aver decretato un lungo lockdown, lo scorso mese hanno riaperto le frontiere ma non con la poco virtuosa Svezia.

E così, ai due aspiranti sposi, sarebbe stato impedito formalmente di celebrare il matrimonio da rimandare a data da destinarsi. Ma come ogni favola, benché moderna, che si rispetti, esiste, però, un lieto fine; e così, grazie all’ingegno della sposa i due innamorati hanno trovato la soluzione al problema. Alex e Camilla sono riusciti a coronare il loro sogno d’amore senza contravvenire alle restrizioni imposte per contenere la diffusione del Covid-19, sposandosi in mezzo ad una foresta al confine tra Norvegia e Svezia, nella regione di Holebekk. Il suggestivo ed inusuale matrimonio si è svolto alla presenza di testimoni ed invitati rigorosamente a distanza di sicurezza; gli sposi, separati da un nastro bianco, hanno, dunque,detto “SI”, emozionando i presenti tra cui spiccavano anche due poliziotti, sul posto per controllare che non vi fossero sconfinamenti. “Non volevamo cambiare data, tutto quello che volevamo era sposarci- hanno spiegato i neo-sposi alla Bbc- Volevamo diventare marito e moglie, l’amore vince su tutto”.

A loro giungano, in senso non solo figurato, i nostri auguri… Come dire?! Tutto è bene quel che finisce bene.


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