AGI – Il centrodestra ritrova la piazza, promette di “vincere le elezioni regionali” d’autunno e torna a chiedere di andare alle politiche anticipate per “liberare” il Paese da un “governo di incapaci”. Come annunciato da settimane, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia riescono a organizzare, in coincidenza con l’Independence day statunitense, la prima vera manifestazione di partito dall’inizio della pandemia.
Nel cuore di Roma, piazza del Popolo è divisa in quattro settori: 4280 sedie distanziate – questo il limite fissato dalla prefettura – ciascuna con sopra una bandiera tricolore. Alla piazza si accede, da ingressi differenziati, solo se si è già in possesso di pass e previa misurazione della temperatura corporea.
Insomma, si tratta di una manifestazione, almeno sulla carta, che si svolge in tutta sicurezza, dopo il clamore suscitato dal flash mob organizzato dalla coalizione, il 2 giugno scorso, poi sconfinato in corteo con affollamenti e senza distanziamenti anti-contagio da Covid19.
Però non è semplice organizzare un evento di piazza a ‘numero chiuso’. Ed è così che, causa defezioni, molte sedie, buona parte del settore più lontano a sinistra del palco, restano vuote. Gli organizzatori spiegano che i numeri sono inferiori alle attese per l’eccessiva prudenza nella distribuzione dei pass – divisi equamente tra i tre partiti – sottostimati per evitare nuove polemiche per assembramenti.
Ogni partito poi dice di aver fatto il suo, ma evidentemente qualcosa non ha funzionato. C’è un po’ di delusione sul palco e la manifestazione inizia in ritardo. Ma, una volta presa la parola, sono i leader a motivare la folla. “Non permetteremo che le mascherine diventino bavagli”, assicura la presidente di FdI Giorgia Meloni. In autunno “vinceremo le regionali ma non ci basta, vogliamo le politiche anticipate”, chiede.
E, se, dopo la nostra vittoria alle regionali, al governo “resteranno ancora incollati alle poltrone”, allora “saremo due milioni in piazza, tenetevi pronti”, altro che “manifestazione contingentata”, promette. Dal palco senza simboli di partito – solo lo slogan ‘Insieme per l’Italia del lavoro’ – Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani confermano il giudizio nettamente negativo nei confronti del governo di Giuseppe Conte, dal quale ancora attendono una data per l’incontro annunciato a Palazzo Chigi.
Il segretario leghista parla del presidente del Consiglio come di un leader che, durante il lockdown, appariva per le dirette delle tv, “appassionate dal Fantasy”, anche durante i cartoni di Barbapapà. La leader di FdI contrappone l’immagine della piazza del centrostra che sta in mezzo alla gente (e “suda, mentre alle elites non piace il sudore”) a quella del governo arroccato nel palazzo o a Villa Doria Pamphilj (ribattezzata “La villa dei famosi”, citazione di un noto format di reality).
E attacca il decreto Rilancio, perché, “pieno di marchette”, “l’unica attivita’ che ha rilanciato è quella degli scafisti”. Anche Tajani, dopo la precisazione di ieri di Silvio Berlusconi, assicura che le elezioni politiche anticipate rappresentano “la via maestra” per Forza Italia. Stesse parole usate dagli alleati, dopo che la Lega aveva rimproverato il Cavaliere per un’intervista in cui ribadiva la non chiusura di FI alla ricerca di altre maggioranze in Parlamento in caso di crisi del Conte II.
Ma oggi è giorno di ‘pax’ e a chi gli chiede se si fida di Berlusconi, Salvini risponde: “Totalmente”. “Qui c’è la squadra di governo del futuro“, assicura. Anche nel suo intervento, il segretario leghista ricorda il Cavaliere “eliminato in modo infame” per via giudiziaria “da dove gli italiani lo avevano messo”.
Il capo di via Bellerio garantisce che sono due le riforme, “federalismo e presidenzialismo”, che diverranno priorità del prossimo governo che, dice, avrà “l’onore di presiedere”. Poi ripercorre i suoi ultimi cavalli di battaglia: critica feroce a Lucia Azzolina (“l’Italia non ha un ministro dell’Istruzione”), proposta dell’applicazione del ‘modello Genova’ per tutti i cantieri, sospensione delle tasse e delle cartelle Equitalia per il 2020, oltre all’annunciata battaglia per avere un “sindaco con la ‘s’ maiuscola a Roma, che non puo’ essere ricordata solo per topi e Rom”.
Salvini inizia l’intervento portando i suoi “auguri” al presidente Donald Trump e a tutto il popolo statunitense in occasione del giorno dell’Indipendenza. Nel suo saluto, usa la frase ‘All lives matter’, modificando lo slogan delle manifestazioni anti-razziste (‘Black lives matter’).
“Tutte le vite contano, bianchi e neri, non ci sono vite che contano di più e vite che contano di meno”, afferma. Poi critica il governo per aver ceduto il “Paese in ostaggio alla Cgil”, mentre fa gli “auguri al nuovo segretario della Uil”, Pierpaolo Bombardieri.
Saluta con ‘Bentornata Confindustria” i rilievi fatti dai giovani di viale dell’Astronomia all’esecutivo in carica. E chiude con una previsione dai toni un po’ foschi. “Secondo me, riproveranno a chiuderci in casa, a dividerci, a isolarci e a trasformarci in numeri, confusi e incerti”, dice, con riferimento all’evoluzione della pandemia.
“Questa piazza è la dimostrazione che siamo una grande comunità e un grande popolo. Con la memoria delle trentamila vittime vogliamo ricostruire questo Paese piu’ bello e sano di prima. Insieme ce la faremo”, conclude. A fine mattinata, al banchetto di Forza Italia, allestito nella piazza, sono oltre duemila le firme raccolte a sostegno della campagna per la nomina di Berlusconi a senatore a vita.
Vedi: Il centrodestra ritrova l'unità in piazza: "Noi squadra di governo"
Fonte: politica agi