Tu dici spesso: “Ho messo il fegato al servizio del cliente”. 😀 Raccontaci di Te.
Classe 1975, perugina per caso. Studi artistici, laurea in Conservazione dei Beni Culturali. Mi avvicino al vino per amore, grazie a un marito appassionato. Poi l’amore è finito, ma la curiosità sul vino mi è rimasta in eredità. A quarant’anni ho deciso di fare il salto senza paracadute: trasformare la passione in lavoro. Mi sono rimessa in gioco senza riserve, e la volontà è stata ricompensata. Ora gestisco una prestigiosa enoteca del capoluogo, e scrivo di vino e di quanto incida nel quotidiano, nella vita delle persone che ne godono. Lo faccio nel mio blog personale, ma soprattutto nella blogzine Intravino: uno spazio autorevole che ha cambiato il modo di raccontare il vino.
L’intervista che ti farò avverrà attraverso gli aforismi sul vino. E dove non è vino non è amore; né alcun altro diletto hanno i mortali. Euripide
Vero in parte. Il vino completa, migliora i momenti che stiamo vivendo. Li esalta se siamo bendisposti e se la bottiglia è valida, o li rovina se non siamo al meglio e beviamo qualcosa di mediocre. Euripide viveva in un periodo in cui non c’erano tante sollecitazioni, probabile che il vino fosse il diversivo grazie al quale poter evadere alla grande. Oggi, fortunatamente, la responsabilità del vino, soprattutto se associata all’amore, è stata ridimensionata. Possiamo bere tranquilli: la nostra vita affettiva, ammaccata, dipende esclusivamente da noi.
Bevendo gli uomini migliorano: fanno buoni affari, vincono le cause, son felici e sostengono gli amici. Aristofane
Anche qui, come prima, bisogna fare una distinzione tra i costumi del tempo e lo stretto contemporaneo. Io sostengo di riuscire a parlare in giapponese se eccedo, per dire. Il vino ti migliora, sì. Rende disinvolti e tutto è possibile, facilmente realizzabile. Ma è un momento; appena passa, si torna alla consapevolezza dei propri limiti.
Non c’è nessuno che conosca il segreto del futuro. Quello che vi serve è del vino, dell’amore e del riposo a piacere. Omar Ḫayyām
Totalmente d’accordo. Aggiungerei anche il dono del metabolismo accelerato ?. Poi posso campare felice e incosciente del futuro che verrà.
Il vino è un composto di umore e luce. Galileo Galilei
Verissimo! Il vino è ineffabile. Ti fa essere migliore o al tuo peggio. Ti amplifica la felicità o ti sposta fino al limite delle insicurezze. Il vino lega o divide. Io non riesco ancora a spiegarmi quale sia il mistero del vino, perché ci fa parlare di sé, perché ci fa abbassare le difese e rende più veri.
Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico. Molière
E un contratto di lavoro a tempo indeterminato, aggiungerei. ?Perfetto così, ineccepibile. Il problema è quale scegliere, tra i tanti buoni vini prodotti in Italia e all’estero. Affidiamoci all’estro del momento.
La vita è troppo breve per bere vini mediocri. Johann Wolfgang von Goethe
Vero! Ma è cosa buona assaggiare tanti vini per chiarire al proprio palato quale siano i vini mediocri. Mai fermarsi a ciò che si conosce, bisogna assaggiare tutto in modo laico e trasversale. Avere buona memoria e annotare le proprie sensazioni all’assaggio. Che magari così il tempo scorre più lentamente, in barba a Goethe.
L’enogastronomia nel turismo e in economia. Quanto conta?
Credo sia fondamentale l’aspetto enogastronomico nel panorama turistico attuale. Chi viaggia lo fa con più frequenza rispetto a un paio di decenni fa, ed è più curioso ed esigente.
Fortunatamente le cantine si sono attrezzate, la ricezione e la degustazione in cantina è molto diffusa. Gli enofissati come me, spesso, tarano le proprie vacanze in base ai giri in vigna che riescono a organizzare! Ma non credo di essere l’eccezione. Enogastronomia e turismo sono legati a doppio filo.
Chiudo anche io con un aforisma:”Il primo bicchiere disseta, il secondo rende allegri, il terzo accende il desiderio, il quarto la follia“.
Brindiamo alla Salute, alla Vita e naturalmente al Vino.