AGI – La Cina ha chiesto e ottenuto la sospensione di 3 utenti Zoom che avevano aggirato la censura di Pechino. Il sistema di comunicazione video nato per le riunioni di lavoro ha beneficiato in tutto il mondo del lockdown ed è stato scaricato nei mesi scorsi milioni di volte, ma è stato anche il modo, per alcuni utenti cinesi, di comunicare con il resto del pianeta senza doversi preoccupare della censura di Pechino.
Ora invece la società californiana ha sospeso i profili di tre attivisti Usa e di Hong Kong, colpevoli di avere utilizzato il sistema per commemorare l’anniversario della strage di piazza Tiananmen, su richiesta del governo cinese.
Come riporta l’agenzia Reuters, in Cina il successo di Zoom è stato particolarmente significativo perché le altre società che forniscono servizi di videoconferenze, come Whatsapp, Google Meet e Facebook sono bloccate e non utilizzabili da chi vive nel gigante asiatico. Ecco perché dal primo gennaio in Cina la app mobile di Zoom e’ stata scaricata 5,4 milioni di volte, 11 in piu’ rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Vedi: Zoom ha censurato 3 utenti che festeggiarono l'anniversario di Piazza Tienanmen
Fonte: estero agi