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La mappa francese per il "deconfinement" differenziato

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I francesi scoprono oggi la versione definitiva della mappa della Francia: a seconda che una regione sia colorata di rosso o di verde, partirà più o meno rapidamente con il “deconfinement“. Negli ultimi giorni, i dipartimenti erano classificati in 3 categorie, rosso, arancio e verde, a seconda della situazione sanitaria. In vista della ripartenza di lunedì prossima, oggi il governo francese riduce a due le categorie, rosso e verde, e il primo ministro Edouard Philippe spiegherà per ognuna le modalità per il ritorno verso la normalità dopo la lotta contro l’epidemia del nuovo coronavirus.

La mappa dell’Esagono in piena epidemia di Covid-19 viene realizzata incrociando i criteri stabiliti dal ministero della Salute e dall’agenzia Santé publique France. 

Circolazione del virus

La prima mappa classifica i dipartimenti in base al tasso di circolazione del virus durante gli ultimi 7 giorni – ovvero i nuovi casi presunti – valutato prendendo in considerazione il numero di passaggi nei pronto soccorsi degli ospedali per sospetto Covid-19 (che i casi siano poi confermati o meno, primo limite). Sopra il 10% il dipartimento viene classificato rosso, il che significa “circolazione attiva del virus”. Tra il 6 e il 10% rientra nella categoria arancione, “circolazione media”, e tra 0 e 6% sono verdi, “circolazione minima”.

Pressione su reparti rianimazione ospedali

La seconda mappa valuta il tasso di occupazione dei posti letto in rianimazione e terapia intensiva negli ospedali dell’intera regione, per capire quanto siano riusciti a riprendersi dopo la prima ondata di casi. In altri termini, viene quantificato il numero di posti letto in quei reparti attualmente occupati da pazienti Covid-19. Se il tasso riscontrato è superiore all’80% delle capacità iniziali, il dipartimento viene classificato rosso. Se varia tra il 60 e l’80% è arancione, e sotto il 60% fa parte della categoria verde.

Situazione sanitaria effettiva

La terza mappa non è altro che la combinazione dei criteri alla base delle due prime. Se un dipartimento viene classificato rosso in una delle prime due mappe, rimarrà nella stessa categoria anche nella terza.

Punti critici 

I dati – non sempre completi né facili da reperire – vengono forniti dalle autorità sanitarie regionali e, nei giorni scorsi, alcuni sono già stati contestati da politici e cittadini. Le maggiori criticità sono arrivate da tre dipartimenti – Cher, Haute Corse e Lot – sorpresi di essere classificati come rossi, pur non essendo stati tra quelli maggiormente colpiti dal Covid-19, contestando i dati utilizzati per la mappatura. Altrettanto sorpresi alcuni dipartimenti che sono rientrati tra quelli verdi, pur essendo stati tra quelli più flagellati dal coronavirus. Al momento è classificata in rosso Parigi, l’Ile de France, il Grande Est che comprende un quarto nord-orientale dell’Hexagone, Cher, Lot e Haute Corse.

Diverse modalità ripartenza 

Non è ancora chiaro come la classifica odierna modificherà le modalità di de-confinamento da un dipartimento all’altro. Il premier Philippe ha già riferito che la Fase 2 sarà “più restrittiva” nelle regioni rosse, anche se in realtà “ci sarà una maggioranza di obblighi in comune, da rispettare sia in quelle rosse che verdi”. Sulla base di alcune informazioni diffuse dai media, nei dipartimenti rossi parchi e giardini non saranno aperti al pubblico – diversamente da quelli verdi – e la classifica in quella categoria potrebbe spingere le autorità locali a far slittare la riapertura delle scuole.

 

Vedi: La mappa francese per il "deconfinement" differenziato
Fonte: estero agi


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