Roma, 23 maggio 2016 – L’imprenditoria Italiana continua ad essere in crisi per un sistema bancario sbagliato che non supporta l’imprenditore ma lo affosserebbe.
Molti non riescono a rimborsare le rate dei finanziamenti ricevuti e vengono inseriti in una lista nera portando in “sofferenza” l’importo con sgravi all’istituto di credito.
Le ‘sofferenze’ sono tutte da verificare, in quanto da una attenta analisi sarebbero compresi una serie di illeciti calcoli, addebiti di commissioni e spese non dovute o non lecitamente pattuite, le quali, molto spesso fanno scattare il superamento della ‘soglia’ massima prevista dalla legge in tema di USURA. In tal caso non sono dovuti tutti gli oneri (interessi, spese, commissioni e anche l’assicurazione quando obbligatoria) ma solo la parte capitale.
“Molti associati ci presentano conti correnti e finanziamenti gravati da spese e commissioni che fanno lievitate il Tasso soglia. Prima di cedere alle richieste di rientro, spesso estorsive delle banche, invitiamo ad una pre-analisi dei rapporti perché nell’85% dei casi il debitore reale è la banca” – interviene Alfredo Belluco presidente Confedercontribuenti – Veneto.
Con perizie econometriche il correntista può ribaltare la situazione.
“Unica difesa, far verificare le sofferenze bancarie una per una” (n.verde Confedercontribuenti Veneto 800814603 – http://www.confedercontribuentiveneto.it/it/) – conclude Belluco.