Giovanna d’Arco (1412–1431) è stata un’eroina nazionale francese, venerata come santa dalla Chiesa cattolica, conosciuta anche come «la pulzella d’Orléans» (in francese «la pucelle d’Orléans»).
Recuperò alla Francia parte del territorio caduto in mano agli inglesi durante la Guerra dei cent’anni, contribuendo a risollevarne le sorti, guidando vittoriosamente le armate francesi contro quelle inglesi. Catturata dai Borgognoni davanti a Compiègne, Giovanna fu venduta agli inglesi da Giovanni di Lussemburgo, vassallo del re d’Inghilterra. Questi la sottoposero a processo per eresia, al termine del quale fu condannata al rogo e arsa viva il 30 maggio 1431. Nel 1456 papa Callisto III, al termine di una seconda inchiesta, dichiarò la nullità di tale processo.
Beatificata nel 1909 da Pio X e canonizzata nel 1920 da Benedetto XV, nel 1922 Giovanna fu proclamata santa patrona di Francia.
L’assedio d’Orléans costituisce uno dei principali episodi della Guerra dei cent’anni, in cui Giovanna d’Arco realizzò la sua prima vittoria sul campo e la Francia ottenne il suo primo grande successo militare dopo la disfatta di Agincourt, nel 1415.
L’esordio dell’assedio segnò l’apice della potenza inglese nell’ultima parte del conflitto. Orléans rivestiva un’importanza simbolica e strategica per entrambi i belligeranti: era opinione condivisa infatti che non appena Giovanni di Lancaster, duca di Bedford e reggente inglese, avesse conquistato la città, si sarebbe realizzato di conseguenza il sogno di Enrico V di unificare il paese sotto la corona di Londra. Per un anno e mezzo gli inglesi sembrarono sul punto di prendere la città, posizione chiave per la difesa del sud della Francia, ma questa venne salvata da Giovanna d’Arco nove giorni dopo il suo arrivo. La pulzella d’Orléans presto sarebbe stata l’eroina che avrebbe capovolto il corso della guerra.