di redazione
Continua la battaglia della Cooperativa di mutuo soccorso intergenerazionale “Stefano Rodotà”, presieduta da Ugo Mattei, giurista di fama internazionale da anni impegnato per una nuova concezione del diritto e della politica incentrata sul beni comuni, contro l’inquinamento elettromagnetico e per la difesa dell’ambiente.
È stata intrapresa una serie di iniziative, dallo sciopero della fame alle azioni legali, che stanno interessando diverse regioni d’Italia, dal Piemonte alla Sicilia.
“Generazioni Future Rodotà” sostiene che il Recovery Plan, oggi in discussione in Parlamento, “ben lungi dal promuovere la tanto auspicata svolta ecologista, sia in realtà lo strumento per consentire l’arricchimento delle multinazionali delle nuove tecnologie, a discapito dell’ambiente e delle generazioni future.
Qualche giorno fa i parlamentari si sono dichiarati favorevoli ad innalzare drasticamente l’elettrosmog passando dall’attuale media di 6 V/m ad un massimo di 61 V/m (valore per il campo elettrico) e da 0,1 Watt/mq ad un massimo di 10 Watt/mq (valore per la densità di potenza del campo elettromagnetico in alta frequenza), assecondando la volontà delle compagnie telefoniche, in spregio a qualsiasi appello alla prudenza.
In caso di definitiva approvazione di questi nuovi criteri, “Generazioni Future Rodotà” paventa “un vero e proprio tsunami elettromagnetico senza precedenti, aumentando l’overdose elettromagnetica di un valore arbitrario pari a ben 10 volte di quello di oggi, per favorire il 5G nell’installazione di milioni di nuove antenne via terra e del Wi- Fi dallo spazio.
Da circa un anno la Cooperativa lotta nelle aule di Tribunale contro l’installazione di antenne e ripetitori potenzialmente dannosi, soprattutto in luoghi sensibili come scuole e ospedali.
Una causa pilota è stata instaurata per l’immediata rimozione di un palo porta antenna nei pressi di un plesso scolastico in Piemonte. Generazioni Future sta lottando per affermare la prevalenza del principio di precauzione sul profitto delle multinazionali delle telecomunicazioni e per la necessità che il diritto tuteli, attraverso importanti innovazioni istituzionali, gli interessi di chi ancora non è nato.
Generazioni Future è attualmente impegnata a sostenere lo sciopero della fame indetto dall’Alleanza Italiana Stop 5G ed a proseguire la sua battaglia giudiziaria, decisa a portare, a maggio, il caso piemontese davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Sul tema dell’inquinamento elettromagnetico interviene anche “Generazioni Future Rodotà” della Sicilia, che ha diffuso ieri un comunicato stampa di cui di seguito riportiamo il testo.
Generazioni Future Rodotà – Sicilia
“L’agenda del governo Draghi ha messo al centro della propria azione politica il profitto delle grandi corporation della Comunicazione a danno della salute di cittadine/i.
Dopo che con il decreto “semplificazioni” è stato sottratto ai sindaci il potere di negare l’autorizzazione all’installazione di nuovi dispositivi della tecnologia 5G, in Parlamento, la Commissione trasporti e telecomunicazioni è andata ben oltre, esprimendo parere favorevole all’innalzamento esponenziale delle emissioni elettromagnetiche, da 6V/m fino a 61 V/m.
Una decisione incomprensibile ed assai preoccupante dal momento che la tecnologia 5G è tutt’ora in fase “sperimentale” e NON esistono prove scientifiche della sua innocuità sulla salute delle persone e degli animali. La International Agency for Reserch on Cancer (IARC) ritiene i campi elettromagnetici come possibili cancerogeni. L’Istituto Ramazzini di Bologna associa l’esposizione alle radiofrequenze all’insorgere di vari tipi di neoplasie. Il 5G si andrebbe ad aggiungere al 3G e al 4G incrementando l’elettrosmog.
Oltre 600 sindaci, migliaia di cittadini e 15 Paesi membri dell’Unione Europea, si oppongono al bombardamento elettromagnetico ed ubiquitario a cui sarebbero sottoposti, mentre aumentano le persone affette da elettrosensibilità, patologia invalidante e non ancora riconosciuta. Chiedere maggiore cautela prima di diffondere qualsiasi tecnologia e/o uso di prodotti potenzialmente dannosi, NON vuol dire essere complottisti o rifiutare il progresso. Quindi,
Generazioni Future Sicilia sostiene le iniziative promosse da Alleanza NO 5G e
PRETENDE
dal governo il rispetto dell’art. 32 della Costituzione Italiana che tutela la salute delle persone e del principio di precauzione sancito dall’art. 191 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea”.