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Pubblicato: 04/12/2024 16:38
Rete: Globale | Tema: Cultura e SpettacoloTags:

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Cultura: Milano, nel 2025 50 nuove mostre, Kiefer per Olimpiadi
Pubblicato: 04/12/2024 16:38
(AGI) – Milano, 4 dic. – Un 2025-2026 ricco per l’arte milanese, con 50 nuovi progetti espositivi, dai Macchiaioli, a una antologica su Felice Casorati che torna a Milano dopo 36 anni, a una mostra su Appiani, fino alla “chicca” dell’artista contemporaneo Anselm Kiefer per celebrare i Giochi Olimpici. Intrecciando arte contemporanea e memoria storica, Palazzo reale, Pac, Gam, Mudec e Fabbrica del Vapore saranno i teatri del programma espositivo 2025 del Comune di Milano, che chiude “bene” il 2024, ha detto il sindaco Giuseppe Sala in conferenza stampa con l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi: “Chiudiamo il 2024 bene con buoni numeri che dimostrano come turisti e milanesi che visitano le nostre mostre sono tanti e questo ci deve indurre a portare avanti un’offerta che sia ampia”. In termini numerici “la mostra di Dolce e Gabbana ha fatto 174 mila visitatori, Cezanne e Renoir 146 mila. Munch che è ancora aperta a oggi 140 mila. E oggi apre la mostra in sala Alessi che ha già decine di minuti di coda”. Il programma espositivo 2025 spazia dalla grande fotografia alla pittura, dal design all’installazione, omaggiando grandi artisti italiani e internazionali e toccando temi di stringente attualità, dalla multiculturalità all’identità di genere. (AGI)
MIK/FLO
Cultura: Milano, nel 2025 50 nuove mostre, Kiefer per Olimpiadi (2)
Pubblicato: 04/12/2024 16:38

(AGI) – Milano, 4 dic. – Palazzo Reale accoglierà nel febbraio 2026 un protagonista assoluto dell’arte contemporanea, Anselm Kiefer.In occasione dell’apertura dei Giochi Olimpici Invernali, l’artista realizzerà una straordinaria installazione site-specific nella Sala delle Cariatidi. Nei primi mesi del 2026, Palazzo Reale ospiterà anche la grande mostra sui Macchiaioli, movimento artistico nato a Firenze nell’Ottocento che ha rappresentato una delle svolte più radicali nella storia dell’arte italiana, influenzando con la sua “macchia” anche altri pittori dell’epoca; e l’ampia esposizione “Metafisica e Metafisiche”, dedicata alla scuola metafisica fondata da Giorgio De Chirico e Alberto Savinio nel 1915 per esplorare il lato misterioso della realtà. Artisti come Morandi e Sironi, così come Man Ray, Magritte e Dalí, hanno attinto a piene mani da questa scuola, che influenzerà anche artisti, architetti e cineasti del XX e XXI secolo. Palazzo Reale, poi, ospiterà la grande antologica di Felice Casorati, una delle personalità artistiche più importanti del Novecento italiano che fu pittore, incisore, designer e scenografo. Casorati torna a Milano e a Palazzo Reale, dopo 36 anni dall’ultima mostra a lui dedicata, con un progetto espositivo di oltre cento opere tra dipinti, sculture, disegni e opere grafiche, provenienti da prestigiose raccolte private e da collezioni museali. Palazzo Reale celebra anche la sua storia con la mostra “Appiani. Lo splendore di Milano da Parini a Napoleone”. Celebrato come primo pittore di Napoleone, Andrea Appiani ritrasse l’imperatore in vari momenti della sua epopea e realizzò celebri affreschi, come “L’Apoteosi di Napoleone” che in origine adornava la Sala del Trono di Palazzo Reale e che ora si trova (staccato) nel museo di Villa Carlotta di Tremezzo. Al Pac, invece, al termine della personale di Marcello Maloberti appena inaugurata, si aprirà a marzo la prima ampia mostra in Italia dell’artista iraniana Shirin Neshat, che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura, attraverso la lente delle sue esperienze di appartenenza e di esilio. Seguirà in estate la prima mostra antologica del duo di artisti italo-americani Alessandro Codagnone e John Lovett nato a Milano nel 1995 realizzata in collaborazione con ParticipantINC di New York: a sei anni dalla morte di Codagnone, la mostra sarà un’occasione per comprendere la rilevanza della loro ricerca nel panorama artistico e la loro influenza sulle generazioni successive. Al Mudec, tra le varie, l’arte di Escher incontra i capolavori della tradizione islamica. La GAM Galleria d’Arte Moderna invece renderà omaggio a Giuseppe Pellizza da Volpedo, di cui conserva il più grande capolavoro, “Il Quarto Stato”, e alcune opere significative. La grande retrospettiva, a più di un secolo dall’unica mostra monografica a lui dedicata nel 1920, includerà circa 60 opere tra dipinti e disegni, ripercorrendo tutta la carriera dell’artista piemontese. Infine, in occasione dell’ottantesimo Anniversario della Liberazione, Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento racconterà, attraverso i documenti, la storia e le motivazioni dell’attribuzione alla città di Milano della Medaglia d’Oro al Valor Militare nel 1948. (AGI)
MIK/FLO