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30 marzo 1987. I “Girasoli” di Van Gogh venduti all’asta per 40 milioni di dollari

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di redazione

Il 30 marzo ricorre l’anniversario della nascita di Vincent Van Gogh, venuto al mondo nel 1853 a Zundert, cittadina olandese del Brabante Settentrionale.

Il celebre pittore post-impressionista olandese è uno degli artisti più geniali della storia dell’arte occidentale, senza dubbio è considerato oggi uno dei più grandi artisti del XIX secolo. Eppure, durante la sua breve vita, egli non raggiunse mai il successo commerciale: vendette solo una delle circa 2.100 opere create negli ultimi dieci anni della sua vita, tra cui circa 860 dipinti e più di 1000 disegni, tra nature morte, paesaggi, ritratti e autoritratti.

Ma, come spesso accade agli artisti, post mortem, già dagli ultimi decenni del Novecento, le sue tele hanno raggiunto quotazioni record nelle aste d’arte.

Il 30 marzo 1987, proprio nel giorno dell’anniversario della nascita di Van Gogh, a Londra, presso la casa d’aste  Christie’s, fu battuto all’asta una delle sue opere più celebri, la serie dei “Girasoli” (Sunflowers), aggiudicata in soli quattro minuti per 22 milioni e mezzo di sterline, circa40 milioni di dollari, un prezzo tra i più alti di sempre. Il compratore è rimasto anonimo, non ne fu mai precisata l’identità, e l’aggiudicazione avvenne per mezzo di una telefonata.

In realtà esistono due serie dei “Girasoli”, un soggetto particolarmente caro a Van Gogh. La prima fu dipinta poco dopo il suo trasferimento a Parigi, nel 1886, i grandi fiori sono dipinti recisi e poggiati su tavoli. La seconda risale al soggiorno dell’artista ad Arles, nel Sud della Francia, nel 1888, nella famosa “casa gialla”.

In quel periodo, nel quale potè godere di una tregua nei tormenti del suo spirito, Van Gogh  invitò a vivere con lui l’amico Gauguin. E fu per rendere più accogliente la camera dove l’amico avrebbe dormito che decise di realizzare una serie di tele aventi per soggetto i girasoli.

La febbrile attività del pittore olandese nei preparativi per accogliere Gauguin è testimoniata nelle lettere al fratello minore Theo: “Ci sto lavorando ogni mattina, dall’alba in avanti, in quanto i fiori si avvizziscono così rapidamente”.

Il prodotto del genio artistico dell’olandese fu una delle opere d’arte più alte, e quotate, della storia. Le tele raffigurano i girasoli in tutte le fasi della loro fioritura, dallo sbocciare all’appassire, a simboleggiare il ciclo della vita dalla nascita alla morte.

Il fiore di girasole è simbolo di lealtà e devozione, ma la permanenza di Gauguin ad Arles non fu felice, anzi divenne motivo di aggravamento delle condizioni psichiche di Vincent, un’esperienza che sfociò nel tragico, autolesionistaepilogo del taglio dell’orecchio.