di Gianni De Iuliis
Louis Pasteur era nato a Dole, nella regione del Giura francese, il 27 dicembre del 1822. “Ho la fede di un contadino bretone – disse una volta – e per il momento in cui morrò spero di avere la fede della moglie del contadino bretone”. E la morte, causata da un ictus cerebrale, lo colse il 27 settembre 1895, all’età di 73 anni, a Marnes la Coquette, presso Parigi.
Louis Pasteur è stato un chimico e microbiologo francese.
Grazie alle sue scoperte e alla sua attività di ricerca è universalmente considerato il fondatore della moderna microbiologia. Ha inoltre operato nel campo della chimica e della fisica.
È significativo rilevare che tutte le grandi scoperte dello scienziato francese vennero realizzate affrontando i problemi più gravi, a metà dell’Ottocento, dell’agricoltura, dell’industria agraria, dell’allevamento. La successione delle stesse scoperte corrisponde ad una successione di studi su problemi agricoli, agroindustriali, veterinari:
Anomalie della fermentazione della birra (1854);
Fermentazione del vino e dell’aceto (1861-62);
Pastorizzazione (1862);
Alterazioni del vino di origine fungina o batterica (1863-64);
Malattie del baco da seta (1865-70);
Colera dei polli (1880);
Carbonchio di bovini, ovini, equini (1881);
Rabbia silvestre e sieroterapia.