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27 febbraio 1892. Muore Louis Vuitton

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di Gianni De Iuliis

Louis Vuitton (Lavans-sur-Valouse, 4 agosto 1821 – Asnières-sur-Seine, 27 febbraio 1892) è stato un imprenditore francese, fondatore di Louis Vuitton; fu costruttore di bauli accreditato dall’imperatrice Eugénie de Montijo, moglie di Napoleone III.

A 13 anni, nella primavera del 1835, lasciò la casa paterna e si diresse a piedi a Parigi. Vagabondò per due anni facendo lavori saltuari e dormendo dove riusciva a trovare riparo, percorrendo centinaia di chilometri a piedi verso Parigi. Vi giunse nel 1837, all’età di 16 anni. All’arrivo a Parigi trovò disperazione e povertà. La città era stata trasformata dalla rivoluzione industriale. Vuitton iniziò un apprendistato presso un costruttore di bauli e valigie, tal Monsieur Marechal. Nel secolo XIX tale attività era ben considerata e richiesta. Dopo pochi anni divenne noto nella città di Parigi per il suo lavoro presso Marechal.

Nel 1854, a 33 anni, Vuitton sposò la diciassettenne Clemence-Emilie Parriaux. Dopo il matrimonio lasciò il laboratorio di Marechal e aprì il proprio. Quattro anni dopo, nel 1858, introdusse i bauli a forma rettangolare con i bordi arrotondati, che divennero famosi in tutta la Francia.

Dopo la restaurazione del Secondo Impero Francese sotto Napoleone III, Vuitton fu il costruttore personale delle valigie della imperatrice, la contessa Eugenie de Montijo. Da lì ebbe inizio il mito di Louis Vuitton.

Continuò a lavorare sino alla morte, avvenuta all’età di 70 anni il 27 febbraio 1892. Il figlio Georges Vuitton proseguì l’attività paterna.