In prima serata un film di Eastwood su Iris Tv e una bega di confine in medio oriente su Tv 2000
di Franco La Magna
Protagonista ed anche regista Clint Eastwood è “Lo straniero senza nome” (1973, stasera 12 marzo su Iris Tv, Canale 22, alle 21,00), un classico del genere western con accensioni surreali (un ignoto straniero, si pone a difesa d’una povera comunità angariata da una banda di criminali). Il tema trattato del “lonely”, l’enigmatico cavaliere solitario che riporta la giustizia e si dilegua altrettanto misteriosamente di come è apparso, qui una sorta di angelo-diavolo vendicatore, particolarmente caro all’attore-regista-produttore e musicista di San Francisco, oggi ultranovantenne, tornerà in seguito al centro del “Cavaliere pallido” e degli “Spietati”.
E mentre su Cine 34 in prima serata prosegue l’omaggio alla bella biondina dalla frangetta maliziosa Carmen Villani, divenuta divetta del genere erotico (o porno-soft), con “Lettomania” (1976) regia di Vincenzo Rigo, squallido e dimenticato prodotto del filone ormai esausto del cinema scollacciato degli anni ‘70 solo per i fans dell’ex cantante, altro film da attenzionare questa sera – se si vuole evitare il cruento western di Eastwood – è invece “Il giardino dei limoni” (2008, Tv 2000, Canale 28, alle 21,10) regia di Eran Riklis che, prendendo a pretesto un innocuo giardino di limoni, assume i toni di una parabola sull’irrisolta situazione mediorientale (una donna palestinese difende strenuamente il suo appezzamento al confine tra Cisgiordania e Israele).
Una apparentemente consueta bega tra vicini di casa (entra in gioco nientemeno che il Ministro della Difesa israeliano contro un vedova, la cui unica occupazione si riassume nella cura di un giardino di limoni) assurta dunque a simbolo del radicale conflitto che da sempre infiamma i territori mediorientali in perenne conflitto tra loro.
Su Mediaset Extra, canale 55, alle 21,10 il biopic “Il generale Dalla Chiesa” (2007) regia di Giorgio Capitani, riproposizione della miniserie televisiva in due puntate accorpate in un’unica proiezione, che ricostruisce gli anni della lotta del generale contro le Brigate Rosse.