di Gianni De Iuliis
Il 20 giugno 1991, Berlino tornò a essere capitale. Non fu una decisione facile, e il Bundestag dopo una combattuta seduta, solo alle 21 e 47 emise il verdetto di misura: su 660 deputati, in 320 votarono per rimanere a Bonn, la cittadina universitaria sul Reno, e 338 furono per il trasloco a Berlino.
Chi votò per il trasloco, lo giustificò con motivi pratici: era necessario per unire il paese, diciamo per riguardo verso i 17 milioni di tedeschi dell’Est, e per far rinascere Berlino, una metropoli povera.