Era il 5 agosto del 1914 quando in America a Cleveland, in Ohio, all’angolo tra la East 105 e la Euclide Avenue fu attivato il primo regolatore di traffico elettrico. L’inventore del traffic lights, azionato a distanza da un poliziotto in una cabina di comando, era James Hoge.
Quel primo semaforo aveva due soli colori: il rosso e il verde. Per la luce gialla bisognò aspettare sei anni, con Garret Morgan che brevettò nel 1920 il terzo segnale luminoso.
In Europa il primo “feu rouge” comparve a Parigi nel 1922, mentre il primo semaforo italiano fu installato a Milano nell’aprile del 1925, all’incrocio fra Piazza Duomo, via Orefici e via Torino. A Roma la scatola metallica luminosa che segnalava il passaggio dal rosso al verde con il progressivo spegnersi di una fila di lampadine arrivò nel 1934 a Largo Goldoni.
Un’altra importante tappa nella storia dei semafori è datata 1961, quando a Berlino venne installato il primo semaforo per i passaggi pedonali. Anche in questo caso, l’idea si allargò a macchia d’olio in tutto il mondo.