11 luglio 1899 palazzo Bricherasio, una decina di uomini tra aristocratici e imprenditori diede vita, per un capitale sociale di 800 mila lire, alla Fabbrica Italiana Automobili Torino.
Si trattava di un progetto che aveva l’aspirazione di rendere in scala industriale la produzione dell’”Accomandita Ceirano & C.”. Giovanni Battista Ceirano, decise, infatti, di cedere gli impianti e i brevetti della sua azienda a Giovanni Agnelli, lavorò per un periodo in Fiat e poi l’abbandonò per rimettersi nuovamente in proprio.
Nel 1900 in Corso Dante 35 viene inaugurato il primo stabilimento Fiat. All’interno dei suoi 12.000 mq, lavorano 150 operai.
Nel 1916 furono avviati i lavori per la costruzione del famoso stabilimento produttivo denominato Lingotto entrato in funzione sette anni dopo.
La prima vettura costruita dalla FIAT fu il modello “3½ HP”, copia della “Welleyes” ideata e progettata dall’ing. Aristide Faccioli e costruita artigianalmente, (otto esemplari), da Giovanni Battista Ceirano nel corso del 1899.
Dopo un primo periodo di difficile sviluppo, segnato da diverse ricapitalizzazioni e da modifiche nella composizione del capitale azionario (non sempre in maniera pacifica, ma anche sfociate in processi clamorosi per l’epoca), la proprietà della casa automobilistica viene assunta quasi integralmente da Giovanni Agnelli, che diventerà senatore durante il Fascismo e resterà a capo dell’azienda sino al termine della seconda guerra mondiale.
Storia Fiat: nascita della Fabbrica Italiana Automobili Torino
Da Agnelli a Valletta
Dopo aver rischiato di perdere la proprietà dell’azienda per la propria compromissione con il regime fascista, AGNELLI passa il comando a Valletta, essendo Edoardo unico figlio maschio, morto in un incidente aereo.
Valletta diresse per conto della famiglia Agnelli una delle poche aziende italiane non completamente inginocchiate dalla disfatta. Riuscì a farla rialzare e contemporaneamente fornì l’opportuna preparazione al ruolo che appena possibile avrebbe dovuto assumere il giovane discendente “primo in linea dinastica” (definizione attribuita a Montanelli) e che di lì a poco sarebbe stato Gianni Agnelli. Egli divenne presidente della FIAT nel 1966 e lo rimase fino al compimento del 75º compleanno, quando le norme statutarie lo obbligarono a cedere la presidenza.
Storia Fiat: nascita della Fabbrica Italiana Automobili Torino
Cambio della guardia…
Il testimone di presidente passa da quel momento in diverse mani: nel 1996 in quelle dell’ex amministratore delegato Cesare Romiti; nel 1998 in quelle di Paolo Fresco, dirigente genovese che per molti anni ha lavorato alla General Electric negli USA; in seguito, nel 2003, nelle mani del fratello Umberto; dopo la morte di Umberto è la volta, nel 2004, di Luca Cordero di Montezemolo; l’erede designato dalla famiglia Agnelli, John ELKANN, è stato nominato vice presidente all’età di ventotto anni e altri membri della famiglia fanno parte del consiglio di amministrazione.
L’Amministratore Delegato, Giuseppe Morchio, dimissionario, è stato sostituito da Sergio Marchionne, che lo ha sostituito dal 1 giugno 2004.
La gestione di Gianni Agnelli incrementò notevolmente la vocazione multinazionale e plurisettoriale dell’azienda; una vocazione che affondava le proprie radici nelle realtà industriali create dalla FIAT in tutta Europa, già nel primo ventennio del secolo. La crescita, certo aiutata anche dal cosiddetto “boom economico” degli anni sessanta, fu rilevante sia in campo nazionale che nei mercati esteri.
Storia Fiat: nascita della Fabbrica Italiana Automobili Torino
Espansione delle attività
Le attività e le strategie del gruppo, in origine dirette alla sola produzione industriale di autovetture (e poco dopo anche di veicoli industriali e agricoli), con il passare del tempo e a causa delle mutate condizioni di mercato e del consolidato assetto di gruppo, sono andate verso una diversificazione in molti altri settori.
Il gruppo ha al momento attività in una vasta gamma di settori dell’industria e nei servizi finanziari.
Si tratta del maggiore gruppo aziendale italiano, che vanta inoltre significative attività anche all’estero, dove è presente in sessantuno nazioni con 1063 aziende che impiegano oltre 223.000 persone, 111.000 delle quali al di fuori dell’Italia.
Una storia affascinante quella di questa grande azienda che ancora oggi cerca di rendere ben chiara nella sua mission la fusione tra il passato e il moderno e l’innovazione di oggi rendendosi partecipe alla celebrazione di eventi che hanno segnato il nostro tempo e che in qualche modo l’hanno vista partecipe.
Ne sono esempio: la festa per i cinquant’anni della 500, vettura del 1957, rilanciata nel 2007 con una spettacolare festa il 4 luglio (giorno che esattamente cinquant’anni prima aveva visto la nascita della “Topolino”); la celebrazione dei cento anni di fiat con lo splendido spot di sei minuti; il rendersi partner delle celebrazioni per i centocinquant’ anni dell’unità del Paese, evento straordinario che ha permesso a Torino e all’Italia intera, di presentare quanto di meglio può offrire al mondo: bellezze artistiche e culturali, creatività e made in Italy, innovazione, qualità della vita, storia, enogastronomia.
Se volete altre info o semplicemente siete curiosi, cliccate qui!
Di Laura Savina – fonte: mole24.it/