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18 AGOSTO – 2001 – La casa farmaceutica tedesca Bayer ammette che 52 persone sono morte a causa degli effetti collaterali del farmaco anticolesterolo Lipobay.

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Il bugiardino non era sufficientemente chiaro ad informare dei rischi correlati all’assunzione del Lipobay, il farmaco anticolesterolo della Bayer ritirato volontariamente dal commercio nel 2001. Per questa ragione, i giudici della Corte di Cassazione hanno condannato la casa farmaceutica a risarcire (non è stata resa nota la cifra) un medico veneziano che aveva iniziato la terapia con questo farmaco nel 1999 per poi sviluppare seri problemi ai muscoli e alla respirazione, con conseguenti ricoveri.

Nella sentenza i giudici forniscono anche alcune indicazioni generali sulle caratteristiche che deve possedere un bugiardino. La Cassazione scrive il suo ‘decalogo’ e avverte che il foglietto illustrativo dei farmaci non deve sostanziarsi “in una mera avvertenza generica circa la non sicurezza del prodotto”. E’ invece “necessaria” una “avvertenza idonea a consentire al consumatore di acquisire non già una generica consapevolezza in ordine al possibile verificarsi dell’indicato pericolo in conseguenza dell’utilizzazione del prodotto bensì effettuare una corretta valutazione (in considerazione delle peculiari condizioni personali, della particolarità e gravità della patologia nonchè del tipo di rimedi esistenti) dei rischi e dei benefici al riguardo, nonchè di adottare tutte le necessarie precauzioni volte ad evitare l’insorgenza del danno, e pertanto di volontariamente e consapevolmente esporsi al rischio”. Il consumatore sarà chiamato a rispondere di concorso di colpa nel caso “di sottovalutazione o abuso del farmaco”.