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16 agosto 1969. Woodstock, il più grande raduno hippy della storia

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di Gianni De Iuliis

La “Fiera della musica e delle arti di Woodstock”, meglio conosciuta con il più semplice “Festival di Woodstock”, fu una manifestazione che si svolse a Bethel, una piccola città rurale nello stato di New York, dal 15 al 18 agosto del 1969, all’apice della diffusione della cultura hippie. Vi si riferisce spesso con l’espressione 3 Days of Peace & Rock Music (tre giorni di pace e musica rock). Furono stimati dai 400.000 ai 500.000 spettatori.
Il nome ha origine dalla città di Woodstock, nella contea di Ulster, conosciuta per le sue attività artistiche (vi si organizzano festival d’arte) e fu l’ultima grande manifestazione del movimento che da allora si diffuse peraltro sempre più fuori dagli USA.
Il festival di Woodstock, come ricordiamo oggi il weekend più famoso della storia della musica rock, aveva attirato un numero di persone che sembrava vicino al mezzo milione, mandando nel caos un’intera contea. Il nome lo prese dalla denominazione della società che lo organizzava e che originariamente progettava di aprire uno studio nell’omonima città, che in realtà dista da Bethel un centinaio di chilometri. Il festival si concluse con il leggendario concerto di Jimi Hendrix, vestito con la giacca bianca, con le frange e la fascia in testa. Diventò il più famoso di tutti, entrando nella storia della musica e della cultura popolare del Novecento. In particolare per la celebre versione dell’inno americano suonato con la chitarra elettrica, imitando i suoni delle bombe sganciate sul Vietnam.
Alla fine del festival si contarono due morti, uno per overdose e uno perché schiacciato accidentalmente da un trattore. Circa 4.000 persone furono soccorse per ferite, per malattie o per problemi legati all’alcol e alla droga. Ci fu almeno una nascita, insieme ad alcuni aborti.
Ricordiamo alcuni dei partecipanti: Richie Havens, Swami Satchidananda, Sweetwater, Country Joe McDonald, John Sebastian, The Incredible String Band, Bert Sommer, Tim Hardin, Ravi Shankar, Melanie Safka, Arlo Guthrie, Joan Baez, Quill, Keef Hartley Band, Santana, Canned Heat, Mountain, Janis Joplin & The Kozmic Blues Band, Sly & the Family Stone, Grateful Dead, Creedence Clearwater Revival, The Who, Jefferson Airplane, The Grease Band, Joe Cocker, Country Joe and the Fish, Ten Years After, The Band, Blood, Sweat & Tears, Johnny Winter, Crosby, Stills, Nash & Young, Paul Butterfield Blues Band, Sha-Na-Na, Jimi Hendrix.
Altrettanto celebri coloro che non poterono parteciparono o che declinarono l’invito:
The Jeff Beck Group, Gli Iron Butterfly, I Chicago Transit Unit, Joni Mitchell, Lighthouse, Beatles, Bob Dylan, Rolling Stones, Doors, Led Zeppelin, Eric Clapton, Procol Harum, Tommy James & The Shondells, Jethro Tull, Frank Zappa & The Mothers of Invention, Simon & Garfunkel, Byrds, Moody Blues, Paul Revere & the Raiders, Arthur Lee e i Love, Free, Spirit, Mind Garage e Chuck Berry.