AGI – Slitta ancora il Consiglio dei ministri sul Recovery, con il nodo Superbonus a tenere banco. Convocata alle 10, la riunione non è ancora iniziata e fonti di governo non escludono che il Cdm possa riunirsi nel primo pomeriggio. E questo, apprende l’AGI, perché Palazzo Chigi e Mef starebbero ancora lavorando sulle tabelle del Recovery plan.
Allo stesso modo, sarebbero in corso anche interlocuzioni con Bruxelles, in una non stop che prosegue ormai da ore. Il nodo politico è appunto il Superbonus al 110% sulla cui proroga è particolarmente serrato il pressing M5s. Questione che chiama in causa la copertura del provvedimento.
A scendere in campo è il Movimento 5 stelle che, con i capigruppo in Parlamento, “chiede al presidente del Consiglio, Mario Draghi, di assumere un impegno chiaro con i cittadini e le tante categorie produttive che in queste ore lanciano il loro appello al governo affinché proroghi il Superbonus 110% almeno fino alla fine del 2023”.
Un appello a cui si aggiunge quello dell’ex premier Giuseppe Conte: “La transizione ecologica è una priorità sia per me che per il Movimento 5 stelle. È un’occasione imperdibile per il nostro Paese e non puo’ essere rimandata per difetto di lungimiranza o carenza di volontà politica”, scrive Conte su Facebook. “La presenza del superbonus nel Piano nazionale di ripresa e resilienza è quindi essenziale”.
A stretto giro, fonti M5s fanno sapere che Draghi avrebbe rassicurato sulla proroga del Superbonus fino al 2023 aggiungendo che si verificheranno le coperture nell’anno a seconda del tiraggio. Una rassicurazione che, aggiungono le stesse fonti, il presidente del Consiglio porterà anche al Parlamento. Intanto, però, la delegazione pentastellata annuncia, ancora prima del Consiglio dei ministri che “dopo settimane di lavoro, siamo contenti di constatare che nel Pnrr ci siano oltre 10 miliardi di euro per il Superbonus.
Inoltre nel fondo investimenti ci sono altri 8 miliardi di euro. La delegazione del Movimento 5 stelle in Cdm chiederà garanzie nero su bianco affinché nei prossimi provvedimenti economici venga prorogato al 2023”. È invece il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, a chiamare il ministro dell’Economia, Daniele Franco, per avere garanzie sul Superbonus, ottenendo la rassicurazione – spiegano fonti ‘azzurre’ – che le risorse necessarie per la copertura della misura per il 2023 saranno inserite nella prossima manovra.
Al momento, infatti, nel Pnrr sono previste le coperture solo fino al 2022. Ma anche fisco e liberalizzazioni sono, si apprende ancora, al centro del confronto. Ieri i ministri politici hanno fatto osservare che il Consiglio di oggi era stato convocato senza che avessero avuto la possibilità di visionare la bozza del piano.
Sul fronte della Lega vi sarebbero malumori riguardo alle riaperture dei centri commerciali e si sottolineerebbe che le regioni non siano state ascoltate abbastanza. Altro tema oggetto di dibattito sarebbe la governance della ‘cabina di regia’ con un solo ministro politico.
Source: agi